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Finanziaria, l’Ars vara la norma riscritta da Crocetta che dà 34 milioni ai disabili gravi

giovedì 20 Aprile 2017
Pif vs Crocetta
Ha bloccato i lavori all’Ars sulla Finanziaria per mezza giornata la discussione in Aula della norma che stabilisce l’importo delle risorse destinate ai disabili. Alla fine i parlamentari hanno trovato l’intesa e superato anche la richiesta di voto segreto che inizialmente era stata avanzata da un deputato dell’opposizione (Giovanni Greco, Mpa).
E’ stata alla fine approvata con voto palese la norma che assegna 34 milioni di euro ai disabili gravi da vincolare sui trasferimenti della Regione agli enti locali: un fondo che proviene a sua volta dagli introiti dell’Irpef e che può contare in tutto di 340 milioni. Un 10%, dunque, vincolato in favore dei servizi per i disabili gravi. In pratica, pagano anche i Comuni.
La vicenda delle risorse in favore della disabilità sembra aver superato il primo round della Finanziaria, ma l’Ars dovrà ancora misurarsi sull’articolo 15 che definisce per intero il fondo sulla disabilità. Un’anticipazione della norma la dà ai giornalisti lo stesso presidente della Regione Crocetta che parla di una spesa totale di 234 milioni. “Ai 150 milioni programmati inizialmente e che saranno approvati con l’articolo 15 della finanziaria vanno aggiunti questi  34 milioni dei comuni, 20 vincolati sul fondo delle province  e 36 per i disabili gravissimi. Sono in tutto 234 mln di euro. Nessuna regione italiana ha stanziato importi cosi alti”. 
Il governatore dopo un lungo intervento è stato costretto a riscrivere il testo della norma, che aveva già presentato ieri sera. La riscrittura della norma ha però rischiato nel corso della seduta d’Aula, di essere impallinata dalla stessa maggioranza e minacciata da una richiesta di voto segreto. Alla fine il governo, seppure a fatica, l’ha spuntata.
“Per i disabili ho accettato il massacro mediatico, pur di discutere” – ha detto – “ringrazio Pif e gli artisti che si sono mobilitati – ha aggiunto -, ma dobbiamo stabilire un principio, e cioè che in questa vicenda lo Stato deve svolgere il suo ruolo. Il fondo nazionale sulla disabilita’ e’ ridicolo: su 400 milioni, lo Stato ne stanzia solo 380. Dobbiamo chiedere scusa ai disabili e stabilire, come prevede la legge 328, che devono partecipare tutti: Stato e Comuni, a cui dobbiamo chiedere di più e la Regione a cui dobbiamo chiedere il massimo”
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