“Quando pensi di avere toccato il fondo, poi scopri che si può ancora scendere”. Sicindustria commenta così l’iter di approvazione della finanziaria regionale, in corso all’Ars.
“Lo spettacolo di questi giorni proposto da Governo e Parlamento regionale, che continuano a farsi la guerra sulla pelle dei siciliani, è davvero sconfortante soprattutto se si pensa che ciò avviene nell’anonimato, grazie al voto segreto che mortifica il rapporto di trasparenza che deve esserci tra elettori ed eletti. La Regione sta mostrando tutta l’incapacità nel proporre una qualsiasi idea di sviluppo: in oltre 50 articoli non si trova un progetto di crescita, si prevedono tagli e poi nulla per invertire una rotta che sembra tragicamente segnata. Il rischio è, come al solito, quello che la montagna partorisca un topolino” si legge ancora.
“Il governatore Musumeci – afferma il vicepresidente vicario di Sicindustria, Alessandro Albanese – ha ultimamente rimproverato a Sicindustria le critiche mosse al governo. Noi diciamo che, se da un lato le critiche possono creare prurito, dall’altro sono strumento di confronto indispensabile da cui dovrebbe passare sempre l’azione politica. Oggi ribadiamo che sarebbe importante parlare di misure rivolte alla crescita del sistema economico e quindi dell’occupazione, piuttosto che ricordarsi delle imprese solo quando c’è da rimpinguare le casse pubbliche”.