Se qualcuno pensava che le trame oscure della Fondazione dell’orchestra sinfonica siciliana potessero essere dimenticate tra la brezza del mare estivo e il mare di luglio, si sbagliava. Sembra, infatti, che siano pronti due ispettori dell’assessorato regionale al Bilancio per scandagliare accuratamente carte e documenti e capire meglio la gestione dell’ente, che negli ultimi tempi ha fatto parlare molto di sé.
Pare che il governatore Musumeci, assessore pro-tempore al Turismo prima dell’arrivo di Manlio Messina, alla luce delle relazioni dell’ex commissario della Foss Nanni Riggio e del terremoto mediatico che ha sollevato il coperchio sulle ombre relative alla gestione della Fondazione, abbia chiesto un’ispezione, attraverso due funzionari del bilancio che costituirebbero un collegio dei revisori.
Ma andiamo per ordine. Per giorni le cronache dei giornali hanno dato ampio respiro alla Foss e alla revoca lampo della nomina di Ester Bonafede eletta i primi di giugno alla guida della Fondazione. A condire il tutto, una documentazione dell’ex commissario della stessa Foss, Giovanni Riggio, che aveva agitato un polverone sulla vecchia gestione targata Giorgio Pace. Il gossip politico che ha suscitato il cambio di rotta del presidente Stefano Santoro rispetto alla ormai ex sovrintendente Bonafede e le polemiche che hanno infuocato l’Orchestra sinfonica hanno alzato un velo anche su quanto sarebbe avvenuto negli anni passati.
Carte su carte, da cui emergerebbero ancora irregolarità all’interno della Fondazione orchestra sinfonica Siciliana, che da lunedì 25 giugno ha un nuovo sovrintendente, dopo la nomina del musicologo Antonino Marcellino. Sembrerebbe che per anni la Foss sia stata gestita come una sorta di ente privato.
Proprio in quei giorni di marasma per la Fondazione, erano stati invitati l’ex commissario Giovanni Riggio e il presidente del consiglio di amministrazione Stefano Santoro, a presentarsi alla quinta commissione dell’Ars per discutere di ciò che sta accadendo all’interno dell’ente. Insieme a loro, erano stati convocati anche il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore per l’economia Gaetano Armao.
A quanto pare i due commissari dovrebbero essere già a lavoro dalla prossima settimana, sempre che queste indiscrezioni non vengano smentite da un cambio di passo da parte del governo regionale.