“Scusateci se non prendiamo tangenti“. Questo il messaggio provocatorio sulla maglietta indossata oggi dal leader di Sud Chiama Nord Cateno De Luca, che ha aperto la conferenza stampa, al Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca a Messina, convocata per fare chiarezza sulle modalità di finanziamento dei movimenti Sicilia Vera e Sud chiama Nord.
De Luca: “Respingo tutto”
“A maggio 2018 – ha esordito De Luca – sono stato convocato, in piena campagna elettorale, e mi è stato detto che era ‘tradizione’ sostenere tutti i candidati a sindaco di Messina. E mi è stato detto: ‘Certo, non è che ha tante chance ma per tradizione lo facciamo e ci sono i soldi anche per lei, come abbiamo fatto per altri’. Parlavano di 20mila euro e io ovviamente ho reagito male. Ho detto che non volevo soldi. Quando mi hanno accompagnato alla porta mi hanno chiesto se fossero pochi e se avessi rifiutato per questo. Si è chiusa lì. Ma questo capitava sempre. La cosa assurda è che si dice che tutti lo sapevano perché nei confronti di certi santuari bisogna essere sculettanti“.
E ancora: “Ho avuto 8.700 euro di rimborsi per le missioni da sindaco dal 2018 al 2020. Dal Covid in poi mi sono anche pagato da solo le missioni a Roma per evitare queste cose. Poi vi dico ancora una cosa: questo è il pagamento di 6 biglietti per Vasco Rossi. Non uso la mia posizione nemmeno per queste cose. Altra slide: il rinnovo del mio abbonamento del parcheggio di Taormina, dove ho tolto 500 abbonamenti gratis e ho pagato applicando lo sconto per i lavoratori non residenti a Taormina. Sento discussioni sui ruoli che si hanno, di diritti di parcheggiare gratis, strisce blu e cose varie. Io sono un’altra cosa e lo posso dimostrare in ogni momento. Andiamo al merito: dal 2018 a oggi tra la Città Metropolitana, il Comune e le partecipate abbiamo avuto a che fare con oltre mille liberi professionisti. Parliamo di avvocati, Ingegneri, architetti, geologi, geometri. Oltre 500 imprese e oltre mille fornitori di beni e servizi fra consulenti e società. È un dato importante e i numeri non sempre sono uno scoop. Sono stati sputtanati nomi alla Sherlock Holmes come se si stesse scoprendo l’acqua calda. Il mio mestiere è anche evitare che il fango che mi si vuole buttare addosso mi tocchi, lo respingo. C’è chi ha deciso di sostenere il partito liberamente. La libertà non ha prezzo, la liberazione è di questa città. Avete visto dove sono finiti i miei soldi, io ne sono orgoglioso e lo rifarei“.
“Quando giornalisti e giornali insinuano che possa aver commesso reati io denuncio. Come ho fatto con Salvatore Sorbello quando ha toccato la sfera della legalità. Quella denuncia l’ho ritirata alla fine dopo varie interlocuzioni e perché non sono vendicativo, non mi interessa rovinare una persona. Lui ha passato giornate intere a parlare di me e tentare di rovinare anche la mia famiglia. Quello di cui abbiamo parlato oggi non finisce qua. Non è una minaccia. La coincidenza di queste prime pagine e messe in onda con tutti i nomi non è nata a caso, c’è una regia e dietro una strategia. C’è un’operazione che deve essere sottoposta a valutazione“.
Castelli: “Non è modo di raccontare la realtà”
“E’ uno storytelling che non possiamo più accettare – ha detto Laura Castelli, presidente di Sud chiama Nord – C’è chi parla di sistema di scambio, ma non è questo il modo di raccontare la realtà. Non possiamo non manifestare una sorpresa incredibile nel constatare che c’è chi sceglie di trasformare un fatto normale parlando di un sistema e facendo liste di proscrizione. Non si può trattare un caso previsto dalla legge come fosse qualcosa di losco“.
Il tesoriere Piero Picciolo è entrato nel merito della legge, parlando del ruolo della commissione di trasparenza: “Cateno De Luca ha sempre messo prima di ogni cosa le carte, non ha mai nascosto nulla. Ci sono 1.090.810 euro di anticipazioni di De Luca a Sicilia Vera e 550mila a ScN fino al 2024. Poi ci sono le donazioni, a Sicilia Vera dal 2018 al 2024 e a ScN dal 2021. I bilanci sono pubblicati e consultabili sul sito dei partiti. In totale hanno partecipato 957 soggetti tra persone fisiche e giuridiche. In più nell’anno 2024 sono stati fatti due eventi importanti di raccolta fondi: la cena del 4 maggio in prossimità delle Europee e una del 13 dicembre 2024. In totale 668.300 e di 639.900 euro. Dal 2013 è stato abolito il finanziamento pubblico. Da lì si è passati ai contributi dei privati“.
Intervenuto anche il sindaco di Messina Federico Basile: “Tutto nasce da un’interrogazione di un consigliere metropolitano che viene a conoscenza di queste donazioni e chiede a me se lo so. La risposta è che lo sa tutta l’Italia. La Città Metropolitana esiste da tantissimo tempo. Il 27 aprile ci sono state le elezioni e subito vengo accusato di una paralisi amministrativa dell’ente. Il consigliere-sindaco Pietrafitta mi ha denunciato alla Regione. Noi abbiamo risposto il 12 giugno ai chiarimenti chiesti e da Palermo il 20 ci hanno risposto che il sindaco Basile ha fatto tutto ciò che doveva fare. Ciononostante c’è chi è andato avanti e l’attività si è concentrata sull’incompatibilità di Pippo Campagna, eletto sei mesi prima. Perché non farlo prima, quindi? Perché si aspettava l’elezione? Comunque abbiamo risposto specificando le cause di compatibilità e incompatibilità: nessuno sano di mente nominerebbe qualcuno non in regola. Arriviamo poi a un’altra interrogazione sugli incarichi dirigenziali e sulla nomina di Laura Castelli. Anche questa è arrivata dopo 6 mesi: strumentale pure questa? Non lo so ma dagli atti al consigliere viene questo dubbio. Da questo torpore si è svegliato anche il Pd. O c’è un accordo politico, ma non lo voglio dire, o c’è uno svegliarsi sempre tardi. Questi chiarimenti possono togliere quel seme del dubbio che forse fa fare tanti titoli ai giornali ma non aiutano chi sta cercando di cambiare le cose. Faccio una battuta: la legge lo consente ma è un problema di opportunità? Questa è l’opportunità che stiamo dando, di ascoltare ciò che stiamo facendo in trasparenza“.