Overbooking per la primissima edizione del fondo di innovazionne in agricoltura, ad un’ora dall’apertura Ismea ha registrato più di 27 mila ingressi al sistema e oltre 4500 domande in compilazione.
Si tratta di contributi a fondo perduto destinati alle imprese per l’acquisto di macchine e attrezzature innovative, con lo stanziamento di 75 milioni di euro per gli anni 2023, 2024 e 2025. L’obiettivo è quello di incrementare la produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti.
Tutti strumenti e strategie che consentono di impiegare delle tecnologie avanzate di informazione e telecomunicazione che si trovano ad essere ad oggi il futuro dell’agricoltura, con lo scopo di rendere più efficiente e sostenibile la produzione. L’agricoltura 4.0 in sinergia con l’Internet of Things (IoT), e 5G Radio, i Big Data Analytics, l’Intelligenza Artificiale e la Robotica che danno la possibilità di ampliare l’approccio della valorizzazione dei dati a più funzioni aziendali e all’intera filiera agroalimentare.
Questa un ulteriore testimonianza di come gli agricoltori bramino l’innovazione ma confidano allo stesso tempo nel contributo di misure pubbliche.
“Nonostante le scontate problematiche di tipo tecnico – dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole – il Fondo Innovazione di Ismea ha rispecchiato le aspettative finendo la dotazione a disposizione in pochissimo tempo. Una ulteriore testimonianza di come gli agricoltori bramino innovazione ma confidano tutti nel contributo di queste misure pubbliche che, però, purtroppo accontentano solo pochi. Dinanzi alla mole di domande presentate, chiediamo il possibile scorrimento degli elenchi di chi si è candidato affinché anche le risorse previste per il 2024 vengano destinate in maniera immediata per portare innovazione nei campi italiani. Del resto, sono state accettate domande sino al 133% del totale delle risorse a disposizione. Al ministro Francesco Lollobrigida, intanto – conclude Borio (Federacma) – va il plauso per aver aggiunto in Legge di Bilancio, ora in discussione in Parlamento, ulteriori 25 milioni di euro per rimpinguare la misura gestita da Ismea e andando così incontro alle esigenze di ulteriori agricoltori”.
Iniziativa del Pnrr che rappresenta una chance per le aziende del settore di abbracciare la modernità e integrare tecnologie all’avanguardia.