Sono passati al Gruppo misto Ugo Forello e Giulia Argiroffi eletti al Comune di Palermo con il Movimento 5 Stelle ed espulsi oggi.
A dare comunicazione dell’addio al Movimento è stata la stessa Argiroffi che in mattinata ha ricevuto un provvedimento di espulsione da parte del Collegio dei probiviri del M5s. La consigliera comunale palermitana ha annunciato che farà ricorso.
Il provvedimento all’inizio lo aveva ricevuto solo Giulia Argiroffi, ma anche Forello ha annunciato il proprio passaggio insieme a lei al Gruppo Misto, affermando che “già da tempo il matrimonio con il M5s era in crisi”. L’espulsione per lui è arrivata poco dopo il suo intervento in Aula: il procedimento disciplinare era stato avviato nei confronti di entrambi.
L’accusa nei confronti di Forello e Argiroffi era di “avere danneggiato l’immagine del Movimento”. In realtà, le frizioni duravano da tempo, da quando Forello aveva criticato aspramente l’alleanza di governo con la Lega e le posizioni di Di Maio sulle ong e il tema degli sbarchi. Il provvedimento nei confronti di Giulia Argiroffi, comunque, fa riferimento anche all’essersi dichiarata indipendente dal gruppo consiliare (insieme allo stesso Forello) e “all’adesione – si legge nel decreto di espulsione – a progetti e idee di altri gruppi politici senza la preventiva condivisione con il resto del proprio gruppo politico di appartenenza”: in tal caso, il riferimento sarebbe all’iniziativa di realizzare un “museo del liberty” a Palermo, condivisa con la parlamentare regionale e consigliere comunale Marianna Caronia.
“Devo comunicare all’Aula di essere stata raggiunta questa mattina da un provvedimento di espulsione da parte dei probiviri del M5s. Annuncio – ha detto la Argiroffi a Sala delle Lapidi – che sto preparando un ricorso, in quanto questo Movimento lo abbiamo creato assieme e questo provvedimento vuole evidentememte solo stroncare ogni forma di dibattito interno, in attesa dunque che ci si pronunci sul ricorso non faccio più parte del gruppo consiliare del M5s”.
Forello ha aggiunto: “Oggi per me in maniera anche sofferta si chiude un capitolo; non ho ancora ricevuto ancora alcun provvedimento da parte dei probiviri del M5s, ma non ho dubbi che arrivato il provvedimento alla collega Argiroffi il mio provvedimento possa essere in viaggio. Ma si deve essere coerenti con le proprie idee e tutti sapete che il mio matrimonio col M5s è da tempo crisi. Il rispetto della persona umana e i principi di solidarietà che ritengo inderogabili, ho combattuto ogni giorno la mia battaglia dentro il M5s essendo sempre chiaro e schietto, per questi motivi sono stato posto sotto provvedimento disciplinare. Ho risposto ai probiviri qualche mese fa dicendo che in questo Paese non esiste il reato di opinione e che io ritengo che la possibilità di confrontarsi dentro e fuori movimenti politici sia fondamentale per la democrazia di un Paese e per la democrazia dei movimenti politici del nostro Paese.
Evidentemente il Movimento 5 stelle non è più un movimento democratico perché non ha apprezzato che si potesse contestare il ministro dell’Interno, che tanto e male sta facendo a mio parere, soprattutto con riferimento al clima sociale che si respira in questo Paese. Ho combattuto con le mie armi, di libertà di espressione. E oggi io non posso tollerare che la mia collega Argiroffi sia espulsa con un provvedimento immotivato. Qualora fossi espulso anche io, non farò ricorso perché non condivido più chi non rispetta la libertà di pensiero”. E infatti, pochi minuti dopo è stato espulso.
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