E’ la terza più votata dopo Giorgia Meloni e Cateno De Luca, proprio in quella provincia là dove il leader di Sud chiama Nord (fino alle Europee) ha incontrato praterie e dove adesso il percorso si è fatto più impervio. Con oltre 20 mila preferenze tra Messina e provincia (tra Sicilia e Sardegna ne ha ottenute 47.571) Bernardette Grasso è anche la più votata nella lista di Forza Italia e incassa, al di là del risultato personale, la soddisfazione da coordinatrice provinciale del partito di vedere gli azzurri grazie ad un 20,42% ad un passo dalla lista Libertà (che ha avuto il 21, 71%) in barba a quanti ritenevano i berlusconiani sulla via del tramonto.
FI SORRIDE
Invece FI non solo sorride ma considera l’esito delle urne soltanto l’inizio. La deputata regionale azzurra, ex assessore regionale alle Autonomie Locali, è anche la più votata della lista di Forza Italia nel comune di Messina (con 3.375 preferenze). Ma è soprattutto quel “fiato sul collo” che i forzisti hanno messo a Cateno De Luca, in una campagna elettorale che lo ha visto spendersi (anche rischiando sul piano della salute) per rafforzare il suo ruolo, che pone le basi per guardare ad un centro destra determinato a guardare dritto alle amministrative del 2027.
LAVORO DI SQUADRA
“Merito di una squadra che ha lavorato bene, radicata nel territorio, con un impegno costante e fatta di tante persone perbene e competenti” commenta Bernardette Grasso che è sindaco di Rocca di Caprileone e che nei Nebrodi e nella zona tirrenica ha visto il riscontro favorevole delle urne.
IL PARTITO
“Da coordinatrice provinciale di Forza Italia sono molto soddisfatta per il risultato che il partito ha avuto in tutta la provincia. C’era chi diceva che saremmo spariti, invece non solo siamo secondi a De Luca per appena un punto di percentuale ma soprattutto siamo diventati attrattivi, segno che abbiamo lavorato bene. Penso che i siciliani ed i messinesi abbiano deciso di scegliere i moderati. Forza Italia sta tornando a rappresentare quella bilancia e quel centro del centro destra di cui l’Italia ha bisogno. Berlusconi credeva in questa capacità di aggregazione ed anche Tajani ha dimostrato di essere uno statista europeo”.
PRESENZA NEL TERRITORIO
Più che commentare il suo risultato personale, frutto di una presenza radicata nel territorio e di tanti anni di esperienza nell’amministrare e nell’ascoltare le istanze delle comunità (anche da assessore regionale oltre che da deputata Ars), Bernardette Grasso si sofferma sul dato del partito a livello provinciale e che non passerà inosservato.
“Quando le liste vengono fatte bene, con attenzione e con un lavoro di squadra i risultati si raggiungono e si viene premiati dai cittadini”. E per chi è, come lei, tra i pionieri azzurri in Sicilia vedere la risalita del partito dà un pizzico di soddisfazione in più perché si è seminato bene. Il partito dei moderati, di chi rifugge le urla e il populismo sta tornando attrattivo (e traina la percentuale nazionale) anche in quella riva dello Stretto dove appena fino a due anni fa Cateno De Luca ha portato all’elezione di un sindaco al primo turno. L’avviso ai naviganti di queste urne parte anche (e forte) dalle truppe azzurre.