Prove tecniche di disgelo politico tra Renato Schifani e Cateno De Luca. A sorpresa, dopo un anno di gelo totale tra le parti per le Regionali 2022 e poi anche nei mesi successivi, è arrivato oggi l’incontro tra il presidente della Regione Siciliana e il leader di Sud chiama Nord, ora sindaco di Taormina. I due si sono visti nel pomeriggio a Palermo, a margine dei lavori d’aula all’Ars, e l’argomento che ha messo i “contendenti” della politica siciliana allo stesso tavolo e in un inedito clima di serenità che li ha soprattutto trovati d’accordo sulle dinamiche e le azioni da intraprendere è stato il futuro del reparto di Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina.
Il governo della Regione Siciliana ha espresso la volontà, attraverso Schifani, di confermare il Ccpm a Taormina e la Città di Taormina, con il sindaco De Luca e con le sue varie espressioni di tutto un intero territorio del distretto sanitario 32 che spinge in questa direzione. Ecco perché i protagonisti della politica siciliana hanno deposto per questa importante vicenda “l’ascia di guerra” e si sono concessi anche uno scatto che li ritrae insieme, sorridenti, per lanciare un messaggio e far capire che il destino del Ccpm unisce tutti in una battaglia che va oltre i colori di partito e le posizioni politiche. Punta, nell’ottica di una larga sinergia, al placet del Ministero della Salute per la conferma della struttura gestita dal 2010 al San Vincenzo di Taormina dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Lo scoglio da affrontare e superare è il decreto Balduzzi, che per effetto della relativa normativa in vigore dal 2015, prevede un solo reparto di Cardiochirurgia pediatrica ogni 1 milione di cittadini e che, di fatto, determinerebbe ad oggi l’operatività possibile in Sicilia di una sola unità operativa di Cardiochirurgia pediatrica. Ciò precluderebbe le porte alla conferma del Ccpm, con la convenzione tra Regione Siciliana (per il tramite Asp Messina) e Bambino Gesù in scadenza il 31 gennaio prossimo. La Regione vuole far proseguire le attività del centro specialistico di Taormina e confida nel via libera da parte del Ministero alla deroga in oggetto.
Lo scenario che si delineerebbe, in caso di via libera da Roma, sarebbe quello che da più parti si auspica, con due centri in Sicilia, in grado di soddisfare in termini ottimali le esigenze dell’utenza. Il reparto riaperto lo scorso luglio presso l’ospedale Civico di Palermo, gestito dal San Donato di Milano, è in grado di servire tutta l’area della Sicilia Occidentale, mentre il Ccpm Taormina, gestito dal Bambino Gesù di Roma, in caso di conferma, continuerebbe a servire il versante della Sicilia Orientale e anche la vicina Calabria.
Schifani rimarca la volontà di “tutelare il Centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina” e, al termine dell’incontro con De Luca, conferma che è stata “avviata un’interlocuzione con il ministro Orazio Schillaci“. “Il centro di Cardiochirurgia Pediatrica dell’ospedale di Taormina è un’eccellenza che va tutelata. Per questo motivo è già stata avviata un’interlocuzione con il ministro della Salute per trovare una soluzione amministrativa”, ha detto Schifani. “Insieme al primo cittadino – ha aggiunto il governatore -abbiamo concordato sull’esigenza di mantenere aperto il reparto, che rappresenta un punto di riferimento per tutta l’area orientale della Sicilia, ma anche della vicina Calabria”.
“Si è arrivati ad una comune intesa per impedire la chiusura del centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina – annuncia De Luca – Nella mia qualità di sindaco ho chiesto un confronto al presidente Schifani che si è svolto oggi a Palazzo dei Normanni. Ci siamo aggiornati sulle attività svolte in questi mesi e siamo rimasti che ci rincontreremo a fine novembre per verificare l’efficacia delle azioni messe in campo nell’esclusivo interesse della salvaguardia di una delle eccellenze nazionali. Ho chiesto anche al presidente Schifani di ricevere una delegazione di genitori in occasione della manifestazione del prossimo 18 novembre in coincidenza della sua partecipazione ad un convegno nazionale organizzato da Forza Italia a Taormina. Il presidente Schifani si è dichiarato disponibile ad incontrare una delegazione di genitori ed a spiegare il percorso che stiamo seguendo”.
Ora “la palla” passa al Ministero della Salute, con Schillaci che è stato già sensibilizzato da più parti sul tema, affinché si possa risolvere la questione del Ccpm e che ha dato, a sua volta, disponibilità a trovare una soluzione in grado di scongiurare la chiusura del centro di Taormina. La preoccupazione è anche e soprattutto quella delle famiglie dei bambini ricoverati ed in cura al Ccpm, che hanno organizzato per il 18 novembre (data in cui è in programma in città il meeting di Forza Italia) una manifestazione pacifica di protesta e che, molto probabilmente, in quella occasione avranno anche modo di incontrare il presidente Schifani, pronto a rassicurarli sulla volontà del governo regionale di salvaguardare la struttura di Taormina.
Un altro importante alleato, strategico per l’auspicata conferma del Ccpm è anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, pronto a collaborare all’intesa con il Ministero, perché la Calabria ha come centro di riferimento per la cura dei suoi bambini proprio Taormina. E così anche dall’altra parte dello Stretto si sta intensificando il pressing sul governo nazionale affinchè si possa chiudere al più presto con il lieto fine la vicenda del reparto che ha salvato in questi anni tante piccole vite.