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L'annuncio

Alienazione beni Taormina, OSL stoppa la trattativa con il Parco di Naxos

mercoledì 8 Novembre 2023

La dimissione dei beni comunali che dovrebbero essere trasferiti dal Comune di Taormina al Parco di Naxos-Taormina finisce almeno per il momento in stand-by e ora potrebbe slittare almeno al prossimo anno, sino al momento in cui la Perla dello Ionio tornerà in “bonis” ed uscirà dal dissesto dichiarato nel 2021. I gioielli messi in vendita sono l’ex night La Giara, i locali dell’ufficio tributi e Badia Vecchia. La volontà dell’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca di dismettere questi immobili rimane immutata ma le cifre sono oggetto in questa fase di riflessioni e valutazioni.

In particolare la trattativa avviata lo scorso luglio tra l’esecutivo e il Parco di Naxos-Taormina era partita da una cifra di circa 6 milioni ed era su quell’importo che poi c’era stato un primo sì da parte del Parco, che si era ripromesso di dare una risposta definitiva in una seconda fase. Nel frattempo la casa municipale si è mossa con due ulteriori passaggi: la questione è stata discussa con la Commissione Liquidatoria incaricata per il dissesto finanziario e si è anche deciso di far eseguire una stima aggiornata sull’effettivo valore dei beni in oggetto. Inoltre si è anche attivato il Comune per la catastazione degli immobili e per risolvere le relative criticità che erano state riscontrate in tal senso.

A questo punto la trattativa si avvia verso un bivio con i numeri che sono decisamente cambiati in corsa: si era partiti da quota 6 milioni ma i beni che Palazzo dei Giurati intenderebbe dismettere avrebbero un valore complessivo di circa 17 milioni di euro, anche tenendo conto del Piano di alienazione del patrimonio comunale. Una somma molto impegnativa, forse troppo per il Parco di Naxos-Taormina.

Sullo storico locale “La Giara” è stata stoppata, in sostanza, una precedente gara che aveva dato in affidamento il bene con procedura avviata nel 2015 e che si era conclusa poi nella passata legislatura. Per quanto riguarda la Badia Vecchia l’edificio storico è ormai da tanti anni in una condizione di oblio, doveva essere il museo della città ma è rimasto un’eterna incompiuta.

La novità che adesso indirizza la vicenda in modo significativo verso un “congelamento” della trattativa riguarda la chiusura del contenzioso ultraventennale del contenzioso tra Comune e Webuild sui parcheggi, di cui si sta occupando la Commissione per il Dissesto. Quel contenzioso verrà chiuso con un impegno oneroso di 23 milioni di euro da parte del Comune ma, stando ai calcoli fatti dall’Organo straordinario di Liquidazione, ci sarebbe già la copertura nelle casse di Palazzo dei Giurati per affrontare la transazione con il colosso delle costruzioni e non emerge la necessità di dover procedere al reperimento di ulteriori somme attraverso la dismissione di beni del patrimonio comunale.

La procedura di vendita dei beni che sono oggetto di trattativa tra il Comune e Parco di Naxos-Taormina, ad oggi rientrerebbe nell’alveo delle competenze della Commissione Liquidatoria, perché l’ente è in dissesto. E per espletare la vendita la Giunta dovrebbe richiedere alla Commissione tale iter ma l’OSL ha fatto sapere che, a meno di eventuali criticità successive, non procederà alla dismissione dei beni comunali.

“Al momento non è vi è questa necessità, c’è la copertura per la transazione riguardante il contenzioso parcheggi“, ha dichiarato il presidente della Commissione Liquidatoria, Lucio Catania. “Ovviamente l’Amministrazione comunale potrà procedere, se lo riterrà opportuno, ad iniziative come la vendita di questi o altri beni non appena il Comune di Taormina tornerà in bonis rispetto a questa fase di dissesto”, ha aggiunto il presidente dell’organo liquidatorio di cui fanno parte anche Tania Giallongo e Maria Di Nardo.

L’alienazione de “La Giara” e della Badia Vecchia è destinata a tornare d’attualità tra un paio di mesi, nel 2024, o al più tardi nel 2025, quando dovrebbe essere centrato l’obiettivo della chiusura del dissesto che al Comune di Taormina è stato dichiarato nel luglio 2021. Differiranno i tempi ma la strategia della Giunta sin qui non è cambiata e tutto fa pensare che De Luca tornerà alla carica appena ci saranno le condizioni per riprendere il discorso.

“Qualcuno si è lamentato delle mie ricette per il Salva Taormina, ma quelli che parlano sono coloro che hanno ammazzato la città. Ho avviato le procedure per cedere Badia Vecchia e l’ex ‘La Giara’ con l’Ufficio tributi perché sono immobili inagibili e intendo cederli alla Regione, al Parco archeologico di Naxos-Taormina, per fare una scuola di archeologia, qualcosa di unico e stupendo. Non è una vendita ai privati, che in tutti questi anni in molti casi non pagavano gli affitti al Comune o evadevano i tributi, ma un passaggio da un ente pubblico a un altro”. Questo è il pensiero del sindaco De Luca, che non intende desistere dalla prospettiva dell’alienazione di questi beni. “La Giara” dovrebbe diventare sede di una scuola di archeologia, mentre Badia Vecchia accoglierebbe i reperti e servirebbe come area per le relative attività di trattamento. Ora, però, bisognerà aspettare la fine del dissesto e poi trovare la quadra sui numeri di una trattativa non semplice.

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