Potrebbe essere effettuata già nel mese di marzo, dopo le imminenti elezioni nazionali, l’attesa missione istituzionale da parte dei sindaci dell’Unione dei Comuni Taormina-Naxos per imprimere un’accelerazione all’ambizioso iter che punta alla realizzazione delle future funivie comprensoriali – già ribattezzate le funivie dello Ionio – ricadenti nei Comuni di Castelmola, Taormina, Giardini Naxos, Mongiuffi Melia e Gallodoro.
“A questo punto ovviamente attenderemo le Nazionali e poi avvieremo i contatti nelle opportune sedi istituzioni a Roma e Bruxelles, oltre che alla Regione Siciliana a Palermo – spiega il sindaco di Castelmola Orlando Russo – per illustrare la bontà e la fattibilità del progetto predisposto dal prof. Maurizio Spina su nostro incarico. Posso dire, intanto, che abbiamo avuto un primo contatto con l’on. Antonio Tajani, presidente del parlamento Europeo, che ritiene interessante questa nostra iniziativa e con il quale ci siamo dati appuntamento ad un incontro istituzionale da tenere quanto prima nel quale poter illustrare quanto intendiamo porre in essere. Le funivie comprensoriali che vogliamo costruire opererebbero nel primo polo turistico siciliano, con evidenti e ben immaginabili riflessi turistici ed economici sull’hinterland, e potrebbero rappresentare un’opera virtuosa nel contesto dell’intero Sud Italia“.
I primi cittadini di Giardini, Letojanni, Castelmola, Mongiuffi e Gallodoro incontreranno nei prossimi giorni il professore Spina, docente del dipartimento Ingegneria Civile Architettura dell’università di Catania, che ha già adempiuto all’incarico conferitogli lo scorso anno e che ha così ultimato il progetto delle Funivie dello Ionio, da collocare “lungo il versante litoraneo ed assi di penetrazione nei territori interessati”.
Insieme a Russo sono impegnati in questa sfida per la quale occorreranno circa 20 milioni di euro, Nello Lo Turco (sindaco di Giardini Naxos), Alessandro Costa (Letojanni) Filippo Alfio Currenti (Gallodoro) e Rosario D’Amore (Mongiuffi). Rimane il rebus, invece, dell’adesione del Comune di Taormina, che ancora non c’è ed è un discorso sul quale resta l’ottimismo di Russo e degli altri sindaci, ma i tempi per avere una risposta dagli amministratori della Perla dello Ionio potrebbero non essere brevi. A Taormina si va, infatti, verso le elezioni amministrative di giugno e i tempi ormai stretti complicano la possibilità che il Comune possa prendere posizione nell’immediato, trattandosi per altro di un argomento sul quale servirebbe una delibera da parte del Consiglio comunale. Il progetto delle funivie comprensoriali, dunque, da un lato decolla con il patto di programma già sancito dai cinque sindaci dell’Unione dei Comuni Taormina-Naxos, ma dall’altro attende che arrivi il sì o il no da parte della capitale del turismo siciliano a questa ipotesi di sistema comprensoriale di trasporto su fune.
L’incertezza attuale del comune di Taormina, sul progetto delle nuove Funivie dello Ionio, richiama alla memoria i dubbi di vecchia data che già nel 2006 portarono il Consiglio comunale alla bocciatura dell’allora progetto per le funivie Taormina-Trappitello-Mazzeo, che avrebbe collegato il centro storico della città con due zone strategiche della città. In quel caso si trattava di un iter per il quale era già stato ottenuto dal comune di Taormina un finanziamento di circa 20 milioni di euro, stanziato dal Cipe e ratificato dalla Corte dei Conti, che incredibilmente però venne rimandato al mittente, a Roma, dopo apposita delibera consiliare in cui venne bocciato il progetto. Senza che venisse apportata nessuna variante o qualche soluzione alternativa, l’assemblea di palazzo dei Giurati del tempo dispose la bocciatura dell’iniziativa e i fondi vennero restituiti al Cipe, che a sua volta li ridestinò a sostegno delle Olimpiadi invernali di Torino.
Al momento le uniche funivie che sono presenti ed in funzione in zona sono quelle dello storico impianto Taormina centro-Mazzarò, che nel 2017 ha trasportato 887 mila passeggeri e che rappresenta un punto di forza per le attività dell’Azienda Servizi Municipalizzati.