“Bisogna iniziare a lavorare sin da subito per arrivare pronti al progetto, non come è stato fatto ad Agrigento per il suo riconoscimento di capitale della Cultura“. Lo dice Calogero Pumilia, presidente della “Fondazione Orestiadi” di Gibellina commentando l’attribuzione del titolo al comune trapanese di Capitale dell’Arte contemporanea 2026.
Pumilia aggiunge che il riconoscimento ottenuto da Gibellina scaturisce dal fatto che “non si tratta semplicemente di una città dove c’è l’arte contemporanea, ma che, grazie al lavoro svolto da Ludovico Corrao, ha fatto dell’arte contemporanea la sua stessa identità“.