A testimonianza dell’importanza artistica, e soprattutto sociale e antropologica, che ebbe la realizzazione dell’opera artistica di Alberto Burri a Gibellina, verrà inaugurato, venerdì 24 maggio alle 17,30, il “Museo del Grande Cretto“, all’interno dell’ex Chiesa di Santa Caterina, edificio risparmiato dal terremoto.
Il progetto museale, voluto dall’amministrazione comunale guidata da Salvatore Sutera, ideato e curato dall’assessore alla Cultura Tanino Bonifacio, ha portato alla realizzazione di un ampio apparato museografico costituito da fotografie, documentazioni storiche, plastici e proiezioni che raccontano la nascita e la genesi del Grande Cretto, l‘enorme sudario bianco di calce che ricopre interamente le macerie del vecchio paese distrutto dal terremoto del 1958, considerato la più grande opera di Land Art al mondo.
“Era necessario – ha dichiarato Bonifacio – immaginare un luogo che spiegasse il significato di quest’opera, il suo significato profondo. Il Cretto è un luogo di narrazione e conoscenza dove c’era vita, oggi c’è conservazione di memoria: prima era tabernacolo di morte oggi sacrario che genera vita“.
Vogliamo dare un’idea, a quanti non lo conoscessero, della proporzione dell’intervento artistico di Burri: il Grande Cretto misura 300 metri per 400 ed composto da 122 isole, per un totale di 86 mila metri quadrati di scultura.
Diverse le sezioni narrative proposte dal Museo: “Gibellina prima del terremoto del 1968″, “Dalla tragedia alla rinascita” e poi l’ampia sezione dedicata alla “Nascita del “Grande Cretto e i suoi progetti”.
A conclusione del percorso il Museo propone uno “spazio video” con la proiezione di due opere dedicate al Grande Cretto, quella di Petra Noordkamp, presentata nel 2015 dal Guggenheim Museum di New York, in occasione della grande retrospettiva dedicata a Burri “The Trauma of Painting“, e il cortometraggio “Alberto Burri, la vita nell’Arte” (2011) di Davide Gambino e Dario Guarneri, una produzione del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo.
Di particolare importanza è la donazione al Comune di Gibellina di due acquerelli raffiguranti il Cretto, opere realizzate nel 1992 dal Maestro Gianbecchina, donati da Alessandro Becchina presidente dell’Archivio Gianbecchina.
L’inaugurazione del nuovo Museo sarà preceduta da una performance sul Grande Cretto con circa ottocento studenti dell’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi e Giovanni Paolo II” di Salemi-Gibellina che, a conclusione della “Settimana della Legalità“, realizzeranno una performance con coreografie, frammenti musicali e un testo di Ignazio Buttitta.