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Ci sono destini che vengono tracciati ancor prima della nascita così come è stato per Ginevra Gilli, musicista studiosa della musica antica.
“Durante la gravidanza mia madre ascoltava a ripetizione – ci dice nella video intervista Ginevra – musica medioevale, musica celtica e musica antica; poi a tre anni ho chiesto per la prima volta un’arpa per poi iniziare gli studi ad otto anni“.
Diplomata al Conservatorio Alessandro Scarlatti, dalla tripla arpa barocca, che serve a suonare la musica dal rinascimento al periodo barocco, primo strumento a cui si è accostata, circa cinque fa, ad oggi Ginevra ha scoperto nuovi strumenti e nuove declinazioni di una passione che colora la sua quotidianamente.
Un rapporto continuo e privilegiato in particolare con l’arpa celtica, la favorita di Ginevra, strumento nato ai primi del ‘900 “con un suono fresco e brillante“; l’ultima scoperta, invece, è il clavicembalo.
Alla tecnica delle mani Ginevra Gilli unisce anche una voce particolare, che diventa sposa felice delle note antiche di ballate e sonate.
“Le persone mi dicono che quando mi ascoltano suonare e cantare viaggiano per tanti mondi e universi, quello che vorrei fare io con la mia musica sarebbe avvicinare ognuno al suo personale universo, promuovendo un viaggio dentro se stessi”.
Tanti i progetti in cantiere per i prossimi messi ma soprattutto uno in particolare che Ginevra ci anticipa: “Ho a cuore in maniera particolare un concerto al teatro Andromeda di Lorenzo Reina, sito a Santo Stefano di Qusquina, un posto unico. Mi sono già esibita lì una volta e quel posto mi emoziona molto; la prossima estate invece il progetto riguarderà il divino femminile tra il sacro e il profano“.
Ginevra Gilli, in quella occasione, sarà accompagnata anche da altri musicisti.