Luglio è già arrivato alla sua metà e, per i giovani maturati (e non solo), è arrivato il momento: quale facoltà universitaria frequentare?
Oggi, la scelta è davvero vasta e variegata. I giovani sono sempre più in difficoltà quindi, quali sono i fattori che possono aiutarli nella scelta? Va bene assecondare ma, siamo proprio sicuri che sia la sola cosa da tenere in considerazione?
Secondo il XXIV Rapporto su Profilo e Condizione occupazionale dei Laureati AlmaLaurea 2022, nel 2021 il tasso di occupazione è pari, a un anno dal conseguimento del titolo, al 74,5% tra i laureati di primo livello e al 74,6% tra i laureati di secondo livello del 2020 e si registra tendenziale miglioramento del tasso di occupazione si registra rispetto al 2019. Segnando un +2,9% per i laureati di secondo livello; per i laureati di primo livello l’incremento è più contenuto e pari a +0,4%. Nelle analisi si è deciso di tralasciare il confronto con l’anno 2020, per la sua particolare connotazione determinata dall’insorgere della pandemia da Covid-19. Tutti gli indicatori presi in esame sono in miglioramento rispetto all’anno precedente.
LA PAROLA AGLI UNIVERSITARI
Abbiamo chiesto a giovani studenti e laureati se quando hanno scelto il loro percorso di studi universitari, si sono fatti influenzare dai soldi che avrebbero guadagnato in futuro:
Roberta, laureata magistrale in Comunicazione, afferma: “Secondo me non è possibile fare una scelta, come quella della facoltà da scegliere, basandosi unicamente su un probabile stipendio che si avrà in futuro. La scelta va fatta basandosi su attitudini, passioni, ciò per cui ci si sente più portati. Tutto ciò ci sarà di aiuto a raggiungere i nostri obiettivi futuri”.
Giada, neolaureata in psicologia, afferma invece: “Se avessi dovuto fare una scelta legata ai soldi, avrei ad esempio scelto Economia, perché è tra le facoltà che portano ad avere un guadagno futuro più alto. Riflettendoci ancora un po’, ho dovuto ammettere che avrei impiegato 10 anni a laurearmi perché a me Economia non piace. Magari non sarei stata altrettanto brillante come lo sarei stata con qualcosa di più adatto alle mie capacità”.
Manuela, una giovane laureanda in Scienze chimiche, dice: “Mentirei se dicessi che il denaro non è stato un fattore che ha influito sulla mia scelta di studi, ma certamente non è stata l’unica cosa che mi ha indirizzata. Oggi, ci troviamo in una società in cui i soldi sono alla base di tutto quindi, se ho la possibilità di far coincidere i soldi con ciò che può piacermi, perché non farlo?“.
Marco, neo maturando e prossimo all’iscrizione universitaria, dice: “La scelta è davvero vasta, sono combattuto, ma penso che alla fine sceglierò ciò che più amo fare. Quindi che sia l’insegnate di educazione fisica o il fisioterapista, sceglierò col cuore“.
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