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Gli auguri di Natale del Presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè sono più che altro un modo per lanciare l’allarme sulla situazione economica e amministrativa della Regione Siciliana. Questa mattina il leader di Forza Italia elenca le emergenze di questa Isola. Il nodo centrale: l’ammonimento della Corte dei Conti. La Regione Siciliana dovrà trovare, e appostare nell’esercizio finanziario per il 2019, le coperture pari a 1,103 miliardi di euro, del disavanzo. È quanto si legge nella relazione delle sezioni riunite della Corte dei conti, riunita a Palermo qualche giorno fa, in adunanza pubblica, alla presenza del governo Musumeci, per la parifica del rendiconto del 2018. Un altro miliardo dovrà, invece, essere coperto negli esercizi considerati nel bilancio di previsione e in ogni caso non oltre la durata della legislatura regionale. P
arole pesanti quelle di Micciche che davanti alla stampa parlamentare ha detto: “Da oggi comincia una nuova fase di responsabilità del Parlamento siciliano. Prendiamo atto che c’è un problema di bilancio enorme e continuare a cercare il colpevole è inutile. Basta col gioco al rimpiattino. Ora bisogna lavorare alla soluzione. Tentare di minimizzare la sentenza della parifica della Corte dei Conti sarebbe un errore. Dobbiamo trovare il problema e risolverlo invece di litigare sulle colpe”.
Al leader dei berlusconiani in Sicilia non interessano più di quale governo è la colpa delle varie legislature passate in Sicilia.
“Da questo momento non credo che interessi più a nessuno di chi sia la colpa. Ma vogliamo sapere se abbiamo la capacità di risolverlo. Sono convinto che questo governo potrà risolvere i problemi ma non puo’ farlo senza una interlocuzione seria con il governo centrale. Se io fossi il regista di un film che devo raccontare la situazione attuale, il governo non deve cercare di chi è la colpa. Il danno che è stato fatto deve essere risolto. In questa situazione io non faccio parte nè del centro destra nè del centro sinistra. E’ il momento di salvare il malato. Si salva con un rapporto tra medici di vari livelli. Non c’è dubbio che senza un consulto questa malattia non si cura. O si cura o si muore. Quando un tempo era diffusa la sifilide il medico non cercava la buttana che avesse contagiato al malato la malattia“.
Una delle cure per il presidente Miccichè sono le assunzioni alla Regione. “Oggi la Regione ha una struttura amministrativa fallita. Non c’è più un direttore, il ragioniere generale è un avvocato. Avremmo bisogno di assumeresenza neanche concorsi. La Sicilia sta fallendo: ci si deve mettere in testa che si devono fare assunzioni e concorsi. Si faccia una task force col governo romano, ma anche coinvolgendo la magistratura, la Corte dei Conti, la Regione“.
Non manca una stoccata polemica sulla presenza del governatore Nello Musumeci ieri a Roma: “Non penso che Musumeci sia andato a Roma per parlare di conti, perché se ci va con l’assessore alla Sanità e lascia a Palermo Armao che si occupa di Economia allora c’è un problema”.