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Gocce di anatomia: il pancreas e le sue neoplasie, nulla di più insidioso

lunedì 9 Gennaio 2023

Nelle ultime ore l’opinione pubblica è stata molto colpita dalla morte del grande campione di calcio Gianluca Vialli causata, come è noto, da una neoplasia al pancreas diagnosticatagli per la prima volta circa cinque anni or sono. I tumori maligni del pancreas sono tra i più insidiosi da un punto di vista clinico e della prognosi per alcune motivazioni anatomiche che descriveremo succintamente e che fanno comprendere come realmente Vialli sia stato un grande lottatore anche contro questa malattia la cui prognosi generalmente è molto più infausta, se è vero – come dicono le statistiche – che meno di un malato su 10 sopravvive 5 anni alla prima diagnosi.

Il pancreas è uno degli organi dell’apparato digerente annessi al canale alimentare. Al pari del fegato, col quale condivide una origine comune, si origina in epoca embrionale dall’epitelio di rivestimento del futuro duodeno, e pertanto entrambe queste due grosse ghiandole riversano i loro secreti dentro questo tratto intestinale. In particolare, il pancreas – che origina da due abbozzi – è fornito di due dotti escretori (il principale, di Wirsung, e l’accessorio, di Santorini) mentre il fegato – che origina da un solo abbozzo in comune con uno dei due abbozzi pancreatici – riversa il suo secreto (la bile) attraverso un unico dotto, il coledoco, la cui ultima porzione è fusa con il dotto di Wirsung.

Il pancreas si trova nella cavità addominale dietro lo stomaco e davanti la colonna vertebrale, avendo alla sua destra il duodeno e alla sua sinistra la milza. In particolare, è la testa del pancreas ad essere accolta nell’ansa duodenale, mentre il corpo è schiacciato tra il corpo gastrico e le prime due vertebre lombari e la coda è in rapporto con l’organo splenico. Questa posizione lo rende praticamente inesplorabile con tecniche di semeiotica fisica (ossia palpazione e percussione), potendosi evidenziare il suo profilo morfologico esterno e interno soltanto con tecniche di imaging

Riguardo alla sua conformazione interna, il pancreas notoriamente è una ghiandola anficrina, ossia dotata strutturalmente di una componente tissutale ghiandolare sia esocrina che endocrina, gli acini e le insule di Langerhans (queste ultime conosciute per produrre l’insulina e il glucagone). I primi rappresentano oltre il 90% del parenchima pancreatico normale e questo spiega perché le neoplasie insorgenti dalla componente esocrina siano più frequenti di quelle originantesi nella parte endocrina. Giusto per fare un esempio mediaticamente conosciuto, il tumore al pancreas che ha colpito il noto rapper Fedez è di tipo endocrino e – fortunatamente per lui e gli altri pazienti affetti da queste rare forme neoplastiche – la prognosi è migliore grazie anche alla possibilità di adoperare oggi farmaci più efficaci.

Viceversa, le neoplasie esocrine – come quella che ha colpito Vialli – sono molto aggressive. Le cellule tumorali si originano dagli stessi precursori indifferenziati da cui si originano le cellule normali, i quali – a seguito di mutazioni spontanee o indotte da sostanze ad effetto cancerogeno – smettono di differenziarsi e proliferano formando una massa espansiva e invasiva. Queste cellule tumorali riescono a crescere indisturbate, senza dare sintomi evidenti, essendo il pancreas – come detto – un organo profondo e poco esplorabile e causando una sintomatologia evidente soltanto in fasi tardive, quando ad esempio comprime quei dotti escretori epatici e pancreatici che abbiamo citato prima oppure invade le strutture circostanti o peggio dà metastasi in organi a distanza. I sintomi a quel punto sono molto gravi, come il dimagramento (per l’incapacità del pancreas di produrre gli enzimi della digestione), l’ittero (per l’impossibilità della bile di sgorgare nel duodeno), il dolore diffuso nella parte superiore e posteriore della schiena (per l’invasione delle strutture circostanti) e altri sintomi dipendenti eventualmente da quali organi a distanza sono stati colpiti dalle metastasi.

Non esiste al momento una metodica preventiva per la diagnosi precoce del carcinoma al pancreas efficace, anche se molti studi sono stati condotti soprattutto nel campo delle cosiddette “biopsie liquide”. Per provare a ridurne il rischio di insorgenza non ci si può che affidare ai più classici suggerimenti riguardanti gli stili di vita, ossia alimentazione sana, limitato o nullo consumo di sostanze come alcol e fumo di sigaretta, effettuare un esercizio fisico regolare, etc., misure purtroppo non sufficienti al 100% in quanto anche in soggetti sani e molto controllati come il campione che oggi compiangiamo possono infine risultarne colpiti. La ricerca scientifica comunque prosegue e non possiamo che sperare che presto potrà trovarsi una cura anche per questa neoplasia.

Il pancreas e i suoi principali rapporti anatomici.

La struttura del pancreas: in basso al centro è riconoscibile una insula di Langerhans. In alto al centro, un fascio vascolo-nervoso. Tutto il resto del tessuto è di natura esocrina.

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