La 75ª edizione dei Golden Globes, premio assegnato dalla stampa estera accreditata in America, tenutasi nella notte di domenica a Los Angeles, ha il sapore amore per il cinema made in Italy.
Il Bel Paese che, concorreva con 5 nominations in diverse categorie, non ha portato a casa nessuno premio ma, per un’edizione che ha solo confermato le previsioni, si può ancora sperare per gli Oscar di marzo.
Le possibilità maggiori erano offerte da “Call me by your name” (Chiamami col tuo nome) del regista palermitano Luca Guadagnino, candidato nelle sezioni Miglior Film Drammatico, Miglior Interprete Protagonista e Miglior Attore non Protagonista.
Il film è stato battuto da “Three Billboards Outside Ebbing, Missouri” (Tre manifesti a Ebbing, Missouri), mentre Thimothée Chalamet e Armie Hammer, gli attori protagonisti della pellicola, hanno dovuto soccombere a Gary Oldman, per la sua interpretazione in “L’ora più buia” e a Sam Rockwell; l’attrice protagonista Frances McDormand, invece, ha vinto su Helen Mirren in corsa nella scuderia di Paolo Virzì (“The Leisure Seeker”).
Il papa giovane di Paolo Sorrentino, invece, nell’interpretazione di Jude Low, è stato battuto da Ewan McGregor per la categoria Migliore attore di una miniserie tv.