Stavolta dovrebbe essere fatta. Una giornata lunga ed estenuante, quella di ieri, al termine della quale è nato il governo Musumeci alla Regione.
Due partite distinte, la prima quella per chiudere sui nomi, la seconda quella per ritagliare le deleghe. Nonostante la maggior parte delle caselle fossero state chiuse prima della giornata di ieri, si è articolato un gioco molto complesso in cui i singoli partiti della coalizione hanno giocato tutte le loro pedine al meglio.
Uno degli snodi fondamentali, che ha incatenato a lungo la definizione dell’accordo finale, ha riguardato la postazione dei Rifiuti.
Qualche remora ad accettare l’impegnativa delega infatti era stata espressa dai centristi dell’Udc che manderanno in campo Vincenzo Figuccia, che ha prevalso su Costanza Castello. Proprio su questo tassello si è corso il rischio di far saltare tutto e ricominciare daccapo. Un clamoroso rimescolamento delle deleghe è arrivato sul punto di compiersi con Musumeci pronto a mettere un uomo suo fidato all’assessorato di Viale Campania, quando poi le cose sono tornate al loro posto e gli equilibri si sono ricomposti.
Il secondo componente della delegazione centrista è Girolamo Turano che dovrebbe andare alle Attività produttive, mentre rimane confermato lo schieramento già annunciato alla vigilia con Gaetano Armao, vicepresidente e assessore all’Economia, Vittorio Sgarbi ai Beni culturali, Roberto Lagalla alla Formazione.
Mariella Ippolito, espressione degli Autonomisti andrà alla Famiglia e alle Politiche del Lavoro. Ruggero Razza, fedelissimo di Musumeci è il nuovo assessore alla Sanità, mentre un altro esponente catanese del governo è Sandro Pappalardo (Fratelli d’Italia) con delega al Turismo. Cordaro pronto al Territorio.
Terna senza nomi palermitani in giunta per Forza Italia: All’Agricoltura Edy Bandiera, alle Infrastrutture Marco Falcone e agli Enti locali Bernardette Grasso.
Quattro le postazioni su cui Musumeci si riserverebbe un approfondimento (Rifiuti, Agricoltura, Territorio e Ambiente e Attività produttive), ma difficilmente si uscirà da questo schema. I nomi dovrebbero essere questi. I riposizionamenti dell’ultima ora non sono esclusi.
Ridotta all’essenziale (appena due donne in giunta) la presenza femminile.
Se questo schema verrà confermato dopo che lo stesso Musumeci ha voluto qualche ora per una breve riflessione, la giunta potrebbe essere già presentata oggi