La Giunta dell’Associazione nazionale magistrati di Messina, in un documento, “condanna fermamente le parole e la condotta, non improntata a misura, equilibrio e sobrietà, del giudice Angelo Giorgianni, intervenuto sul palco della manifestazione organizzata sabato scorso a Roma contro il Green pass istituito dal Governo per fronteggiare, anche sui luoghi di lavoro, la grave situazione epidemiologica del Paese“.
“Giorgianni, urlando frasi apodittiche – prosegue il documento dell’Anm di Messina – col solo scopo di incitare la folla, dal contenuto finanche eversivo, quali ‘in nome del popolo italiano il Green pass è abrogato’, e ‘oggi il popolo sovrano ha dato il preavviso di sfratto a coloro che occupano abusivamente i palazzi del potere’, spingendosi ad affermare – facendo strumentalmente leva su inappropriati parallelismi storici – che ‘oggi il popolo sovrano reclama giustizia per i morti che hanno causato, per le privazioni, per la sofferenza, e noi per loro vogliamo un processo, una nuova Norimberga’, ha utilizzato – e citato nel suo intervento – la ‘toga’ che quotidianamente riveste per la tutela dei diritti per sostenere – chiosa il documento – invece, su quel palco, idee e posizioni a tratti incompatibili con uno spirito autenticamente democratico, che dovrebbe invece muovere ogni magistrato così come ogni cittadino investito di funzioni pubbliche“.