Saranno processati col rito immediato i presunti assassini del penalista palermitano Enzo Fragalà, ucciso nel 2010 a bastonate. L’ha deciso, accogliendo la richiesta della Procura, il gip Cesare Vincenti.
L’immediato, fissato davanti alla corte d’assise per il 17 luglio, consente di saltare la fase dell’udienza preliminare per l’evidenza della responsabilità.
Davanti ai giudici compariranno Paolo Cocco e Francesco Castronovo, presunti esecutori materiali del delitto, il boss del mandamento di Porta Nuova Francesco Arcuri, i mafiosi del Borgo Vecchio Antonino Abate e Salvatore Ingrassia e il capomafia di Resuttana Antonio Siragusa che avrebbero pianificato il raid.
Dietro all’aggressione ci sarebbe stata Cosa nostra. Gli assassini avevano ben chiaro che il pestaggio potesse degenerare: per questo ai sei indagati è stato contestato l’omicidio volontario, seppure col dolo indiretto. Cosa nostra avrebbe punito i tentativi di Fragalà di indurre alcuni suoi assistiti a collaborare alle indagini.