Le ruggini che rischiano di corrodere fatalmente il Pd potrebbero sconfinare nel dopo-voto. Salvare il salvabile con chi ci vuole stare rischia a quel punto di essere secondo alcuni il leit-motiv da affrontare. A far paura è il disimpegno che rischia di rendere complicatissime anche le sfide in bilico in alcuni collegi dove il Pd non sente di partire battuto, come nel caso del ‘fight’, tra gli scontri clou in programma nel Catanese tra Giovanni Pistorio e Luca Sammartino.
Appare eufemistico dire che i malumori non mancano all’indomani della presentazione delle liste. Una linea articolata che attraversa l’intero fronte accomunato dal non essere renziano e che mette in fila quanti contestano metodi e criteri, oltre al pratico effetto di essere rimasti fuori dalla possibilità concreta di correre per un seggio.
A preoccupare i dem, (al di là dell’ottimismo di facciata, la paura è tanta), sono anche alcuni sondaggi che cominciano a circolare, già da qualche giorno e che non sono stati ancora diffusi per i quali negli scontri previsti negli uninominali il centrodestra e i 5stelle sarebbero davanti in maniera significativa.
Secondo Youtrend che si occupa di sondaggi e analisi, la mappa in proiezione per le Politiche non sorride per nulla al partito di Renzi. I dati messi insieme dalla media dei sondaggi a livello nazionale vedonodavanti a tutti il centrodestra. Il dato aggregato di coalizione è comunque molto superiore sia a quello del centrosinistra sia a quello del Movimento 5 Stelle, ma con minore impatto rispetto a prima. (FI 16,6%, Lega con Salvini 13,2%, FdI 4,9%) Il Pd resisterebbe al 23%. Questo a livello nazionale.
Nell’Isola la storia non cambia suonata e sorriderebbe al momento ai forzisti , mentre fino a qualche giorno fa i grillini venivano dati avanti quasi in tutti i collegi uninominali. Lo scarto oggi sarebbe di tre seggi (11-8) a favore del centrodestra. Siracusa, Trapani e Agrigento i territori dove i 5stelle ipotizzano, numeri alla mano, la rimonta in questa classifica al momento basata su dati potenziali.
Quel che certo, che, sulla base di questa sintesi, ma anche di altri sondaggi singoli che circolano, è che il Pd resterebbe a bocca asciutta, senza collegi nell’uninominale. Un dato politico prima ancora che numerico, poco confortante.