Ha una moglie di 48 anni, incinta di 8 mesi, il boss Giuseppe Dainotti, freddato a colpi di pistola, stamattina, mentre andava in bicicletta nel suo bar, nel quartiere Zisa di Palermo. Dopo aver visto il corpo del marito a a terra, la donna si è sentita male ed è stata soccorsa da un’ambulanza.
Giuseppe Dainotti, capomafia ucciso stamattina a Palermo, era stato scarcerato a marzo del 2016.
L’uomo aveva potuto lasciare la cella grazie alla cosiddetta legge Carotti che sostituiva, per chi avesse scelto l’abbreviato, il carcere a vita con la pena di 30 anni. Dainotti ha scontato 24 anni di reclusione prima di lasciare la prigione. L’ergastolo gli era stato inflitto per l’omicidio, col metodo della lupara bianca, di Antonino Rizzuto, ucciso nel 1989.
Dainotti, fedelissimo di Cancemi, è stato indagato anche per altri due delitti: quello di Umberto Fascella e quello di Antonino Silvestri. La sua è una lunga fedina penale, aveva condanne per droga ma anche per la rapina miliardaria del Monte dei Pegni.