Mancanza di personale, carenza di risorse e strutture inadeguate. Sono 26 gli asili del capoluogo, strutture che accolgono bambine e bambini da zero a tre anni che si trovano ad essere al centro di numerosi problemi.
Sempre meno sono i posti disponibili, la capienza delle strutture passa da 855 posti a 730 dello scorso anno, questo è quanto emerge dalle 26 graduatorie stilate dall’assessorato alla Scuola dopo aver passato al setaccio più di mille richieste di iscrizione. Restano in lista di attesa sempre più bambini ogni anno. Ciò costringe i genitori a restare a casa rinunciando così alle attività lavorative.
Lo scorso anno è stato avviato un piano di stabilizzazione del personale, operazione che ha coinvolto circa 230 persone tra educatori, ausiliari, cuochi, operatori dei servizi generali e funzionari. Tutte figure che hanno firmato un contratto a tempo pieno, con l’obiettivo di valorizzare il personale dei nidi, incrementandone l’orario di lavoro e dare la possibilità di attivare più tempi-prolungati.
“L’operazione dimostra l’attenzione costante e puntuale che questa amministrazione ha nei confronti del mondo della scuola e dell’istruzione. Il passaggio ad un orario di lavoro full time, oltre a essere un riconoscimento nei confronti degli operatori del settore educativo, alza anche il livello dei servizi erogati ai bambini e alle loro famiglie da parte delle strutture pubbliche“, aveva dichiarato il sindaco Roberto Lagalla.
Ma la situazione è rimasta invariata. Mancano gli ausiliari e scarseggiano gli educatori. L’unico modo è rivolgersi al mercato, ai privati, come è accaduto in altri settori.
Si tratta di una forma di gestione mista, un incarico biennale, offerto agli enti certificati del terzo settore. Un appalto che chiede l’impiego di 59 educatori e 30 ausiliari. Gli asili nido coinvolti in questa forma di gestione sono Mimosa, Morvillo, Iqbal, Topolino, Galante, Drago, Braccio di Ferro, Domino, Grillo Parlantem Tom & Jerry e Margherita di Savoia.
Le somme utilizzate per la gara provengono dal Fondo di solidarietà comunale per il potenziamento degli asili nido. Per la Sicilia sono oltre 33milioni di euro intercettati, la seconda regione per importo nella classifica. Questa somma consentirà di creare 4.375 posti aggiuntivi entro fine anno, sono quasi 5,2 milioni per Palermo che potrà così avere 678 utenti aggiuntivi.
Un’operazione che conferma la volontà dell’amministrazione di coinvolgere i privati, già in piccola parte coinvolti negli scorsi anni con l’apertura di micronidi convenzionati gestiti da cooperative per fronteggiare la forte richiesta dei cittadini palermitani.