“Il G7? Una gabbia dorata a Taormina che costa 40 milioni di soldi pubblici, 10 dei quali soltanto per riunioni, che crea un disagio alla popolazione grazie ad un’operazione polvere sotto il tappeto che di fatto ha bloccato anche gli sbarchi”. Lo ha dichiarato l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle, Ignazio Corrao, che ha portato all’attenzione del Parlamento Europeo, intervenendo a Strasburgo, i disagi per la popolazione siciliana causati dallo svolgimento del G7 a Taormina.
Il video:
Corrao ha richiamato i costi esorbitanti dell’evento che sta impegnando circa 10 mila agenti delle Forze dell’ordine e militari dell’Esercito. Per il G7 di Taormina il Governo ha impegnato 15 milioni di euro per interventi sul territorio, mentre 25 milioni di euro (appaltati da Consip in quattro lotti) hanno riguardato la logistica e le attività di organizzazione del G7 (comprensivi anche dei costi per gli altri appuntamenti annuali della presidenza italiana del vertice).
“Questi signori – ha spiegato Corrao – si riuniscono per decidere come fare ulteriori danni al nostro pianeta e lo fanno abbattendo ulivi secolari, creando un’altra pista d’atterraggio per elicotteri per stare più comodi. Se volessero realmente risolvere qualche problema, dovrebbero viaggiare tra Trapani a Pozzallo in treno, dovrebbero riunirsi allo Zen di Palermo o al Librino di Catania, oppure andare davanti al Muos di Niscemi”, ha concluso Corrao.