Piove sul bagnato. Sotto la pioggia di Genova il Palermo perde la bussola e cade in trasferta. I fantasmi casalinghi perseguitano i rosa anche fuori dalla mura amiche e nonostante i tentativi finali sono costretti a piegarsi 1-0 alla Sampdoria.
I blucerchiati sembrano aver spezzato l’incantesimo e ritrovato l’armonia al Ferraris, mettendo in cassaforte il secondo successo consecutivo casalingo. Pirlo, oggi dalla tribuna dopo l’espulsione rimediata contro il Sudtirol, può tirare un sospiro di sollievo. Anche questa volta la panchina è salva. La stessa cosa non può dirla certamente Corini. Il tecnico di Bagnolo Mella non rischia il posto ma il nervosismo per il secondo ko di fila rimediato è lampante. I rosanero hanno perso la loro concretezza. Se la batosta rimediata al Barbera contro il Lecco può celare qualche rimpianto, viste le tante occasioni sprecate e qualche traversa di troppo, contro i doriani ci sono poche scuse.
La Sampdoria avrebbe dato il tutto per tutto e così è stato. I rosanero faticano a uscire dalla propria metà campo e fino al primo quarto d’ora restano sulle barricate, respingendo gli assalti blucerchiati. Un pizzico di fortuna e i riflessi di Pigliacelli permettono di disinnescare ogni tentativo, dal palo di Kasami alla botta di Vieira, fino doppia chance Esposito-Verre. Il club di viale del Fante infatti commette in difesa le defaillance già viste contro il Lecco. L’impressione è quella di vedere in campo una squadra che poco ha imparato dai propri errori.
Dopo un inizio scoppiettante la squadra di Pirlo abbassa i ritmi e concede qualche spazio in più. Ma il Palermo non ne approfitta, crede poco in sé stesso e nelle proprie capacità. Tante imprecisioni e timidezza prevalgono su una pulita costruzione del gioco. Gli uomini di Corini provano a uscire dal guscio nelle poche iniziative palla a terra e con un solo tocco. Occasioni utili che hanno impensierito la retroguardia ligure e permesso di ottenere qualche angolo. Proprio da corner al 33esimo i rosa creano l’unica occasione dei primi 45 minuti di gioco: Henderson dalla bandierina trova la testa di Ceccaroni che spizzica per Brunori, anticipato però sulla linea da Depaoli. Proprio il capitano è l’unico a dare la carica. Il bomber numero 9 non si arrende, corre, fa salire la squadra e prova incursioni in area avversaria. Tentativi però vani. L’italo-brasiliano viene spesso dimenticato solo in area, non trovando il giusto apporto dai compagni. Di Francesco e Insigne, anche oggi rimandati nel giudizio se non addirittura bocciati, hanno faticato a trovare una propria dimensione.
Le superficialità alla fine si pagano. Prima di tornare negli spogliatoi Lucioni commette fallo in area su Esposito e Borini va al dischetto. Un attentissimo Pigliacelli intercetta ma nulla può sulla ribattuta sul numero 16 doriano: 1-0. Come nelle ultime due partita i siciliani sono costretti a rincorrere e i primi dieci minuti del secondo tempo non promettono la svolte che ci si aspettava, con la Sampdoria decisa a chiudere il match.
Corini cerca di dare maggiore aiuto a Brunori con l’ingresso di Mancuso, subentrato al 57esimo al posto di Insigne. Ma la musica non cambia e la squadra rischia più volte di farsi sopraffare in contropiede, rischiando in più occasione l’uno contro uno. L’unico squillo degno di nota arriva sempre da angolo ma Stankovic para senza troppi problemi l’incornata di Lucioni. Al 67esimo saltano gli schemi e nella mischia si gettano anche Soleri e Valente. La manovra rosanero acquisisce vitalità ma non concretezza. Dentro anche Aurelio e Stulac, i siciliani partono all’arrembaggio. Nei minuti finali il Palermo cerca in più occasioni il pareggio con le doppie chance di Mancuso e Soleri. Il portiere serbo si esalta e protegge la porta fino all’ultimo respiro. Al Ferraris termina con un amaro 1-0.
Il rilancio della Sampdoria e il crollo del Palermo sono una chiara descrizione di questa Serie B. Un campionato senza padroni, dove il colpo di scena è dietro l’angolo. Ne sa qualcosa il Modena vittorioso e coraggioso a Catanzaro, capace di ribaltare subito dopo la traversa che ha fatto tremare la porta dei canarini, o il Venezia. I veneti hanno ottenuto i tre punti che gli hanno permesso di acciuffare il secondo posto in solitaria ma non senza sofferenza. Il gol del successo contro l’ultima della classe è arrivato solo 74esimo. Anche in zona playoff il pareggio del Como e il successo del Bari hanno smosso le acque. I riflettori adesso sono tutti puntati domani sul Parma che contro il Sudtirol avrà a disposizione la ghiotta occasione di spiccare il volo e staccare le avversarie. Adesso i rosanero affronteranno una vera e propria prova di carattere contro il Brescia. L’attuale quinto posto è troppo stretto.