Dopo il ritrovato successo al Barbera, il Palermo corre cercando di inseguire il terzo successo di fila. I rosanero sono pronti per la trasferta di Modena. Prima dello stop per la sosta Nazionali, il club di Viale del Fante tenterà di confermare l’ottimo stato di forma, con l’obiettivo di consolidare i vertici della classifica.
Un momento importante quello che sta vivendo la squadra, certificato in settimana da un episodio particolare: nonostante il giorno libero 18 giocatori ha deciso di riunirsi e allenarsi a Torretta. “Sicuramente quello che stiamo coltivando è la volontà da parte di questi ragazzi di curare i particolari. Anche chi è rimasto a casa dopo la vittoria ha il mio rispetto, è lecito dopo uno stress fisico e mentale. Siamo sempre disponibili verso i nostri giocatori, vogliamo creare questa voglia di stare insieme perché questo può creare una mentalità più coerente per quello che vogliamo andare a raggiungere“. A dirlo è stato Eugenio Corini. Il tecnico oggi si è presentato in conferenza stampa allo stadio Renzo Barbera, in vista del match di sabato 7 ottobre alle ore 14:00.
IL SUDTIROL
Il tecnico ha commentato la vittoria agguantata negli ultimi minuti contro la squadra di Bisoli: “Ce la siamo giocata fino alla fine. Devo essere sincero, nella difficoltà di qualche partita in ritiro io vedevo delle cose e avevo voglia che venissero fuori. Siamo andati vicini a delle situazioni su cui stavamo lavorando. Avevamo bisogno di lanciare un segnale in questo inizio di campionato. In estate ho detto ai ragazzi chi vuole star qua quest’anno ha una grande responsabilità. E’ questo che abbiamo costruito in questi mesi, ma è solo l’inizio e c’è tantissimo ancora da fare“.
Esultanza a fine gara? “Faccio un mestiere in cui devo tenere le emozioni per me, avevo la percezione della delusione della gente dopo contro il Cosenza e poi ho liberato le mie emozioni per trasmetterle. Faccio sempre mezzo passo indietro, quando c’è da metterci la faccia lo faccio sempre. E’ stata una vittoria molto bella e volevo condividere la gioia con i miei tifosi“.
VERSO MODENA
Il Modena “da neopromossa ha fatto un ottimo campionato, hanno mantenuto il sistema base dello scorso anno con gli adattamenti di Bianco. E’ una squadra equilibrata che gioca molto sulla profondità, hanno giocatori di qualità come Tremolada. E’ una squadra che ha un buon palleggio e che sa attaccare e difendere bene. Hanno perso solo con il Venezia, è una squadra che merita di essere dove è. Hanno perso in casa e dunque hanno una motivazione in più. Affronteremo una squadra di valore con giocatori molto bravi. Ragioniamo sull’importanza della partita con il Modena, vogliamo portare a casa un risultato positivo“.
Al Braglia si prospetta già una bolgia. I posti del settore ospiti sono subito andati sold out e altri 500 biglietti sono già disponibili. “In questi giorni ho ripensato alla prima da giocatore a San Siro con 10.000 palermitani a nostro seguito, ho i brividi se ci penso. 1600 lo scorso anno a Modena in un momento particolare, quando la tifoseria si riconosce nella squadra è molto bello. La gente capisce i nostri sforzi per renderli felici e il muro rosanero ci darà una mano a fare una gran partita contro il Modena, una squadra che ha qualità, dobbiamo leggere le fasi di gioco“.
“So bene cosa voglia dire creare connessione squadra-pubblico – ha dichiarato Corini – i giocatori prendono energia ed è bello ripagare con i risultati. Con il Cosenza grande amarezza, ma uniti siamo più forti. Noi che siamo i protagonisti dobbiamo accettare l’applauso o il fischio, quando si crea questa connessione dentro la partita è una risorsa incredibile. Penso sia un grandissimo valore il clima che si è creato negli ultimi venticinque minuti contro il Sudtirol. Lavoro sui momenti chiave e sulle sfumature. Questa mattina ho detto ai giocatori che la cosa fondamentale è quella di leggere bene quello che succede, dieci minuti dopo l’uno a uno ci siamo allungati troppo e il Sudtirol ha fatto contrattacchi pericolosi. Dobbiamo avere equilibrio e leggere la partita. Non deve accadere a Modena questa cosa dei dieci minuti, quando consolidano il possesso nell’ultimo terzo di campo diventano qualitativi“.
DUBBI TRA 11 TITOLARI E PANCHINA
Su Gomes e Stulac: “Ho grande stima di lui. Contro il Venezia ha giocato novantacinque minuti. Con il Sudtirol la scelta è ricaduta su un giocatore più di palleggio come Stulac. Un allenatore riflette su quello che ha disposizione e su come può andare la partita. Potrebbe partire dall’inizio così come subentrare. A centrocampo mi sento di avere sei titolari, i ragazzi hanno fatto tutti bene quando sono stati chiamati in causa. C’è consapevolezza della forza dell’avversario, abbiamo lavorato bene in questi giorni. Sappiamo di non essere soli e insieme vogliamo andare a fare una grande partita“. Vasic? “Per me sta facendo bene, ha fisicità e qualità tecnica. Contro il Sudtirol ha fatto anche meglio rispetto al Venezia. E’ un ragazzo in cui crediamo, dobbiamo dargli tempo“.
Mancuso in panchina? “Non tengo fuori nessuno, qualcuno parte e qualcuno subentra. Alcuni saranno più titolari, altri meno ma i cambi sono fondamentali come nell’ultima partita. E’ stato fondamentale avere risorse a centrocampo contro il Sudtirol, è importante nella sosta recuperare gli indisponibili. Avrò un’idea su come iniziare la partita e poi come andarla sviluppare nei novanta minuti“.
Aurelio e Lund? “Stanno facendo molto bene. Hanno dati atletici pazzeschi, percorrono metri ad alta velocità. Avere due risorse così mi permette di tenere alto il livello del ruolo. Sono due risorse molto importanti per noi“.
