Amat si mette al passo con i tempi. Da novembre, il parcheggio di piazzale Ungheria, gestito dall’azienda del trasporto pubblico urbano di Palermo, dovrebbe diventare interamente a gestione automatizzata. Una novità per gli utenti dell’area del centro città, i quali nel passato recente hanno subito alcuni disservizi causati dall’attuale sistema di gestione degli ingressi. Fatto documentato dalla redazione de ilSicilia.it negli scorsi mesi.
L’8 agosto infatti, la società guidata dal presidente Giuseppe Mistretta, aveva avviato una “trattativa privata per la fornitura di un nuovo sistema di parcheggio e la dismissione dell’esistente“. La procedura ha trovato conclusione il 23 settembre e ha visto l’aggiudicazione provvisoria alla ditta Park It. A comunicarlo è la stessa la stessa azienda Partecipata del Comune di Palermo, in una nota di risposta all’interrogazione presentata dalla consigliera comunale del M5S Concetta Amella.
Lo stato dell’arte nei locali Amat
L’esponente pentastellata aveva chiesto di conoscere lo stato di locazione dei locali di piazzale Ungheria. Fatto sul quale il presidente di Amat Giuseppe Mistretta ha chiarito che “dallo scorso mese di maggio il sito di piazzale Ungheria è stato chiuso al pubblico per la vendita dei prodotti AMAT, con particolare riferimento agli abbonamenti TPL e Sosta Tariffata; è stata mantenuta soltanto la vendita/rinnovo di abbonamenti per la sosta all’interno del piazzale Ungheria agli aventi diritto, vista la presenza di un operatore per turno. Si comunica, altresì, che il costo del canone di locazione del sito è di 1.200 euro al mese“.
“I motivi per i quali si è mantenuta la locazione del sito – ha aggiunto Mistretta – risiedono nella vetustà del parcheggio automatizzato che richiede continuamente l’azione del personale aziendale, soprattutto in presenza. Inoltre le casse automatiche del parcheggio si trovano all’esterno in corrispondenza all’ingresso del locale e una all’interno dello stesso“.
Il futuro del parcheggio di piazzale Ungheria
Ma le cose potrebbero cambiare a breve. Con l’automatizzazione del servizio infatti, Amat potrebbe procedere alla chiusura in toto della sede. Ciò nell’ottica di quella politica di spending review avviata dal presidente Giuseppe Mistretta e che ha visto già la precedente chiusura dei locali via Borrelli. “Proprio grazie all’avvenuta aggiudicazione della gara, in data 30 settembre si è proceduto a inviare richiesta di recesso dal contratto di affitto dei locali, con preavviso di mesi 6 per avere tempo sufficiente per attivare il nuovo servizio e dismettere le vecchie casse automatiche e gli impianti aziendali interni (sala server), permettendo, quindi, la restituzione dei locali nel loro stato originale“.