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Il porto di Palermo cambia volto: bandi per 160 milioni e nuove assunzioni

mercoledì 10 Giugno 2020
Pasqualino Monti
Pasqualino Monti

In ballo ci sono 160 milioni di euro per le concessioni dei servizi portuali nei porti di Palermo e Termini Imerese (136 milioni) e la realizzazione delle infrastrutture energetiche e reti dati (Smart Port) delle aree dei porti di Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle (oltre 23,5 milioni); investimenti in nuove opere per altri dieci milioni in vent’anni e nuove assunzioni.

Tutto passa attraverso due bandi pubblicati dall’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale (Adsp) con la formula della finanza di progetto. Il primo, per quasi 136 milioni di euro (75 milioni di incassi diretti e il resto per ribaltamento dei costi), oltre Iva, è finalizzato all’affidamento ventennale dei servizi portuali come la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, la gestione delle reti elettrica, idrica e dei servizi di erogazione, la gestione dell’infomobilità, dei parcheggi, la pulizia e la manutenzione delle aree comuni, la mobilità e viabilità nonché la progettazione e la realizzazione delle opere a servizio delle aree comuni del porto di Palermo.

PORTO DI PALERMOServizi gestiti attualmente dalla Osp (operazioni e servizi portuali), società presieduta dall’imprenditore Giuseppe Todaro, che, grazie al diritto di prelazione sulla gestione, parteciperà al bando con un progetto che prevede un investimento di circa otto milioni di euro per la realizzazione di un nuovo parcheggio di tre piani con 250 posti auto in via Patti – nello spazio prima occupato dalle vecchie celle frigorifere -, il rifacimento del prato nel porticciolo della Cala e al Castello a Mare, lo sviluppo della segnaletica per il traffico veicolare e pedonale.

La società, che attualmente occupa 55 persone, potrà fare un salto di qualità tale da spingerla ad aumentare l’organico con nuove assunzioni.

“Il porto si muove verso una dimensione europea, e questo grazie al lavoro del presidente dell’Adsp, Pasqualino Monti, che ha dato un notevole impulso. Attualmente al porto ci sono 52 cantieri aperti e investimenti per 600 milioni – dice Todaro, presidente di Osp – Abbiamo ritenuto fare la nostra parte, continuando a fornire il meglio dei nostri servizi, migliorandoli, per fare diventare il porto di Palermo il fiore all’occhiello del Mediterraneo. Faremo di Palermo un porto all’avanguardia a livello europeo sull’accoglienza, servizi, viabilità, parcheggi, illuminazione, tutto ciò che servirà per ricevere, nei prossimi anni, sempre più navi passeggeri e merci”.

Il secondo bando riguarda invece l’affidamento, sempre con finanza di progetto, della concessione dei lavori e dei servizi, per oltre vent’anni, finalizzati alla realizzazione delle infrastrutture energetiche e reti dati (Smart Port) delle aree dei porti di Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle. Il valore del bando è di oltre 23 milioni e mezzo. In questo caso, l’iniziativa progettuale è stata avanzata dal Gruppo Free (Energy Saving ed Energia), leader sull’efficienza e sul risparmio energetico – con un portafoglio di oltre 60mila clienti – e da Luxmaster.

Servizi ed efficienza energetica sono gli obiettivi del piano dei servizi che correrà parallelo al piano industriale di porti della Sicilia occidentale. La rinascita delle aree portuali seguono lo schema illustrato dal presidente Monti: “riqualificare le aeree per attrarre velocemente più traffico; costruire e mantenere efficienti le infrastrutture; raggiungere emissioni zero entro un ventennio. E questo grazie agli investimenti privati. L’obiettivo – afferma Monti – è quello di avere, entro un ventennio, i porti di Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle ad emissioni zero, grazie a nuovi impianti di cogenerazione per energia elettrica e termica”.

 

 

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