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Un uomo di mare in laguna. Lui è il regista palermitano Giuseppe Carleo che con “Parru pi tìa“parteciperà al concorso “I love Gai” (Giovani autori italiani). Si tratta di un cortometraggio inserito all’interno della 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il concorso si terrà al Lido Venezia.
A presentare l’opera di Carleo saranno Rita Vinci e Nicoletta Cataldo. Una pellicola dalle tinte agrodolci che cova un incendio sotto la cenere e che ha conquistato i selezionatori che lo hanno scelto.
Lo storytelling del filmato si snoda attorno ad una Sicilia, cupa e negletta, lo spettatore viene trascinato per le vie di un poetico abbacinante squallore fino a non distinguerne più i colori. Fotogrammi al neon di palazzoni di cemento scarso nelle periferie diroccate, ombre tumorali che sbucano senza speranza nè futuro di una città, Palermo, che ti permea con la sua aura ovattata di un’estasi al color giallo ocra.
Questo è lo sfondo, questa è la strada con i suoi farisaici codici indecifrabili per chi non l’ha vissuta dal di dentro e queste le sabbie mobili dove agiscono muscolarmente i protagonisti che si muovono tra speranze tradite, cicatrici cauterizzate dal tempo e il sordo dolore di chi non ha mai smesso di soffrire. Storie d’amore, sì anche quelle.
La trama gira attorno alla figura di Miriam Dalmazio, Annarita, e della nonna che vive all’ombra del ricordo del marito morto cui ha dedicato un “tosello”, un altarino, con tanto di lumini e crocifissi.
Ma Annarita non è la sola interprete femminile di “Parru pi tìa“, reale fino alle estreme conseguenze, Carleo declina il nucleo familiare occidentale di impostazione matrilineare spiegando il “geistesgeschichte” siculo a chi Siciliano non lo è. Nascono così gli altri personaggi che accompagnano Miriam Dalmazio, tre donne: nonna, madre e figlia.
“I love Gai” è arrivato alla terza edizione e come ogni anno dà spazio ai nuovi talenti emergenti del panorama cinematografico italiano. In tutto, sono quindici i cortometraggi che partecipano, diretti tutti da registi al di sotto dei 40 anni. Oggi è la giornata prevista per le proiezioni, la “prova del nove” per i registi che hanno superato una selezione cui hanno partecipato oltre duecento candidati.