E’ morto, nelle scorse ore, all’età di 79 anni Clemente Ventrone, ex vice rais di Favignana. Con la sua scomparsa, uno dei volti storici dell’isola delle Egadi, ieri mattina è andato via anche un pezzo della tradizione tutta siciliana della mattanza e della pesca del tonno rosso.
Tanti sono stati i messaggi di cordoglio in ricordo di Ventrone, tra questi non è mancato anche quello del sindaco Francesco Forgione: “Con Clemente, Favignana perde un protagonista della storia della mattanza e dei tonnaroti il suo volto e la sua immagine hanno rappresentato l’identità delle Isole Egadi in tutto il mondo. Oggi piangiamo l’uomo generoso e l’amico di tutti, espressione di una comunità aperta al dialogo e accogliente che, anche attraverso l’immortalità dell’immagine del suo viso e dei suoi capelli, continuerà a vivere in chiunque abbia visitato le nostre isole e ne conserva il ricordo“.
Proprio per la sua esperienza e la sua lunga attività da pescatore, Clemente Ventrone è stato uno dei protagonisti di Tuna Clip (CLICCA QUI). Nel corso della prima puntata, ambientata proprio a Favignana, l’ex vice rais aveva raccontato diversi aneddoti: dagli inizi, alle mattanze, fino alla vita che si conduceva all’interno della tonnara. “Era il tonno che si faceva pescare. Nel mese di marzo – aveva raccontato – entrava dallo stretto di Gibilterra e arrivava in aprile. Si preparavano e si calavano 8 km di reti. Era come una trappola. I tonni costeggiavano la rete e andavano a finire dentro la tonnara da soli. Con le barche li vedevamo entrare e li chiudevamo dentro le camere“. Tra i racconti più curiosi, uno risaliva al 1987, quando una coppia di squali bianchi si aggirava attorno alla tonnara, proprio durante il periodo della mattanza. Il primo ad essere avvistato fu il maschio lungo circa 6 metri, che ancora vivo fu issato. Pochi giorni dopo fu ritrovata anche la femmina, morta probabilmente per asfissia mentre cercava di uscire dal labirinto delle reti. Nella pancia dello squalo vennero trovati 20 tonnetti ed un delfino di 200 kg .