L’inizio è stato “col botto”, con un’estate che dopo due anni di pandemia, segna il ritorno delle manifestazioni più care ai messinesi, come le Processioni della Madonna della Lettera il 3 giugno e della Vara il 15 agosto, come le sfilate dei Giganti e i concerti di giugno che hanno registrato il pienone a Piazza Duomo con artisti del calibro di Carmen Consoli e Achille Lauro. La rievocazione dello spettacolare sbarco di don Giovanni d’Austria, nello splendido scenario dello Stretto, rappresenta infine la determinazione di un’amministrazione che vuol trasformare Messina in città degli eventi. Ed è quanto, nel tirare le fila dell’edizione 2022 della rievocazione dello sbarco che il sindaco Basile e l’assessore Caruso hanno annunciato, in linea con il programma.
“Per me questa, è un’occasione molto importante – ha dichiarato il sindaco Federico Basile – perché non è soltanto una rievocazione storica ma anche un momento in cui riprendiamo le nostre sane abitudini e la voglia di fare come abbiamo fatto oggi. Sono convinto che dalla rievocazione possa partire un rilancio importante della nostra città, con la stessa voglia che ho visto negli occhi di tutti, che serve a Messina per farla diventare città di cultura e città di accoglienza”.
Più che soddisfatto l’assessore alla cultura Enzo Caruso: “Ritornare dopo due anni e mezzo di pandemia a realizzare un momento del genere con tanti concittadini ma anche con tante persone che sono venute da fuori, porta la nostra città al centro del Mediterraneo in una dimensione di grandi eventi. In questi cinque anni vogliamo realizzare un programma che ci consentirà di avere un evento al mese in modo da poter destagionalizzare il nostro agosto e fare in modo che la città si ripopoli di gente come un tempo era questo porto. La più grande soddisfazione è quella di aver fatto un lavoro di squadra di oltre 600 persone, la più grande soddisfazione è che questa Amministrazione è capace di aggregare e crede che le grandi manifestazioni portino turismo e quindi economia, elementi che servono al rilancio della città. Dobbiamo cominciare a pensare non più con rassegnazione ma alla capacità di Messina di essere attrattiva”.