Il sindaco di Naso (ME), Daniele Letizia, l’Assessore Filippo Rifici e l’Amministrazione Comunale tutta sono lieti di presentare la Rassegna di Arti Performative Il Teatro siamo Noi, curata da Oriana Civile.
Da novembre 2018 a giugno 2019, il Teatro Vittorio Alfieri di Naso ospita 8 spettacoli di musica, teatro, danza e sand art, abbinati di volta in volta a esposizioni di artisti legati al territorio.
La rassegna è basata sulla convinzione e sul principio imprescindibile che l’Arte, in qualunque forma si esprima, arricchisce l’animo umano, toccando corde profonde dello spirito e spingendo alla riflessione consapevole.
Il Teatro crea Comunità e per questo deve parlare a tutti.
Si è cercato, dunque, di diversificare l’offerta in modo da portare in Teatro la più vasta varietà di pubblico possibile, considerando l’eterogeneità un valore irrinunciabile della Comunità.
Questo cartellone non ha l’intento di conquistare il mondo, ma i Nebrodi sì, parlando a un territorio dalla forte identità, che nel Teatro potrebbe trovare una forma di espressione privilegiata.
Il Coordinamento Artistico della Rassegna è stato affidato a Oriana Civile, cantante, interprete, autrice, appassionata studiosa di tradizioni musicali siciliane e, inoltre, stimata figlia della Città di Naso.
Il ricco cartellone avrà inizio il 24 novembre con le Trame streuse di una canta storie, Eleonora Bordonaro e il suo Cuttuni e Lamè, in un racconto musicale che incrocia i cantastorie, la melodia e i suoni contemporanei e in cui si sente parlare e cantare anche il dialetto gallo-italico di San Fratello.
Il 22 dicembre è la volta di Pierluigi Pensabene, sassofonista nasitano di fama internazionale, che insieme al suo Skatò Quartet porta in scena KOSMOS – Cose di questo mondo, dialogo tra identità culturali diverse.
L’anno nuovo vede esibirsi Mario Incudine in MIMÌ, da Sud a Sud sulle note di Domenico Modugno che va in scena il 9 gennaio come omaggio al grande artista proprio nel giorno della sua nascita.
Il 15 febbraio è la volta di Salvo Piparo e il suo Lo Scordabolario, un dizionario delle parole perdute che ne rivoluziona il significato antico per proiettarlo in un linguaggio moderno.
Il 15 marzo il Teatro Alfieri di Naso ha l’onore e il piacere di ospitare il grande Flavio Bucci in E pensare che ero partito così bene…
Il 14 aprile i Fratelli Mancuso rivelano tutta la loro esperienza musicale e umana in Un canto essenziale, attraverso la nudità della voce e la scelta attenta degli strumenti.
Il 22 maggio, alla vigilia della strage di Capaci, Stefania Bruno rende Omaggio a Falcone e Borsellino con la sua sabbia tanto effimera quanto commovente.
A chiudere il cartellone, il 14 giugno, Alosha con la danza streusa del suo Il danzastorie di Sicilia, un modo unico e fortemente personale di intendere la Sicilia e la sua tradizione, raccontate in maniera moderna a passi di danza, simbolo di riscatto sociale.
Un cartellone ricco e di qualità quello che Oriana Civile propone e che la lungimirante Amministrazione Comunale di Naso accoglie per la stagione 2018/19. Un cartellone che, non a caso, si apre e si chiude con “cose streuse” (strane, bizzarre, originali), perché streusa è la Sicilia e streusu è ognuno di noi e, in quest’epoca di omologazione, la diversità e la stranezza sono valori da difendere e tutelare.