Ospitiamo la riflessione del portavoce e vicepresidente di CapitaleMessina, Gianfranco Salmeri, sull’attuale situazione del Pd, tra congressi ed assemblee.
“Inevitabilmente gli occhi degli osservatori politici sono puntati sulla riunione di domenica del parlamentino del Partito Democratico. Ma perché è importante fare attenzione a ciò che succederà domani? Perché sicuramente sarà un momento fondamentale (non “storico”, non esageriamo! Ben altri sono stati i momenti storici della politica italiana) della prospettiva politica dei prossimi anni.
L’Assemblea Nazionale del PD chiarirà, infatti, quale sarà la scelta strategica del gruppo dirigente che fa capo a Matteo Renzi di fronte alle due opzioni in campo e cioè se scegliere di ricostruire il Partito avviando una stagione congressuale, che non sia una “resa dei conti, ripartendo dalle periferie, dai circoli, cercando di ricucire la frattura che si è creata tra il partito e la società civile, enfatizzata dalla sconfitta al referendum, ma già evidente da tempo; oppure se decidere di accelerare, cortocircuitare il percorso prima descritto ed andare direttamente alla selezione del leader mediante il meccanismo delle primarie. In pratica si tratta di scegliere qual’è la priorità: se ricostruire un partito o riaffermare una leadership.
E questa scelta ritengo che non riguardi solo i destini personali dei dirigenti del Partito Democratico o debba appassionare esclusivamente i militanti di quel Partito, per le seguenti ragioni: non credo inutile ribadire che un sistema democratico sano ed efficiente necessita della presenza di partiti forti ed autorevoli, che possano esprimere le spinte dialettiche della società che rappresentano.Dal confronto tra i partiti, preferibilmente in un sistema bipolare, si articola un sistema politico coerente ed efficiente.
Per questo e non altro è auspicabile che vi sia in Italia un Partito Democratico forte e strutturato, così come è auspicabile che nel campo del centrodestra si formi un soggetto politico forte ed autorevole, depurato dalle scorie estremiste e nazionaliste. Solo così avremo, ma non sono io il primo a dirlo, un sistema democratico moderno, e solo così ci sarà la speranza di poter neutralizzare la minaccia populista e qualunquista dell’estrema destra e dei grillini. Per quanto sopra detto ci auguriamo che l’assise del PD determini un percorso sano di ricostruzione del partito, perché questo paese ha bisogno innanzitutto di partiti forti che esprimono leader autorevoli, non di leader forti espressione di partiti non autorevoli.
Staremo a vedere se domenica, parafrasando il poeta “si parrà la nobilitate” di Renzi e dei suoi.
Gianfranco Salmeri, portavoce di www.capitalemessina.it