Studi recenti hanno evidenziato come una buona percentuale di studenti liceali abbia gravi lacune nella conoscenza della grammatica italiana, in particolare nell’uso corretto del congiuntivo e del passato remoto.
Secondo l’indagine internazionale Programme for International Student Assessment (Pisa) svolta dall’Ocse la “colpa” è del covid, allievi che hanno sperimentato due anni di DaD si trovano ad oggi ad avere gravi problemi di lessico. Ciò ha causato danni significativi soprattutto nel segmento della formazione di base.
In Italia, infatti, un quindicenne su cinque non riesce a leggere fluentemente, una percentuale nettamente inferiore rispetto a quella di paesi come Germania e Francia. Il dato si allinea con i risultati delle prove Invalsi, che rivelano come più di un terzo degli studenti del secondo anno delle superiori in Italia si collochi al di sotto del livello accettabile in lettura. Molti di questi giovani leggono in modo incerto, troppo lento o veloce, e commettono numerosi errori.
Analisi logica e del periodo, incomprensione dei complementi più semplici, deficit che si riflettono in un vocabolario ridotto, dove gli studenti spesso utilizzano parole senza comprenderne pienamente il significato. L’Ocse sottolinea che per diventare lettori esperti, capaci di esprimere un pensiero critico, gli studenti devono prima acquisire la capacità di leggere fluentemente. Ciò implica un bisogno urgente di migliorare l’attenzione e la comprensione nel processo di lettura.