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In Sicilia mancano 9.755 infermieri: chiesta indagine ministeriale

giovedì 27 Settembre 2018

In Sicilia i medici attualmente sono 9.073, gli infermieri sono 17.464, il rapporto medici infermieri è pari a 1,9; e il rapporto degli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3, pari a 9 mila 755. E’ evidente che la Rete Sanitaria va rivista e va garantito il diritto alla salute del cittadino”. Lo afferma tra le righe di una interrogazione a risposta scritta presentata dalla senatrice Urania Papatheu e indirizzata al Ministro della Salute.

La deputata siciliana trasmette al Ministro Grillo un dettagliato report dei dati della sanità italiana, rimarcando le lacune e le problematiche ormai ataviche di un sistema da rivedere al più presto.

“Nel Sistema Sanitario Nazionale – afferma Papatheu -, esiste una carenza di personale infermieristico pari a circa 53mila unità. E tale situazione reca pregiudizio alla salute dei malati, poiché ogni infermiere dovrebbe assistere nel massimo sei malati per ogni turno lavorativo, ma in realtà il carico è quasi il doppio, registrandosi casi, in numerose regioni, nei quali ogni unità infermieristica deve garantire assistenza a 17 degenti contemporaneamente durante il proprio turno di lavoro; dati OCSE affermano invece che ogni medico dovrebbe disporre di almeno tre unità infermieristiche per coprire le 24 ore giornaliere e dare una completa assistenza ai pazienti. Anche questo rapporto non è rispettato poiché, in molte regioni italiane, esso è pari a circa due, mentre nelle regioni con minor risorse da destinare alla sanità, il rapporto scende addirittura a 1″.

“Ad oggi – continua la senatrice di Fisono da ritenersi scarse le risorse disponibili ed incide la conseguente decisione, assunta durante le sessioni della manovra di bilancio dell’ultimo decennio, di effettuare un blocco delle assunzioni diminuendo le risorse destinate a ciò. Per questo motivo il comparto lavoratori sanità è stato tra i più penalizzati, non consentendo l’assunzione del numero adeguato di personale per la miglior tutela della salute”.

“L’adeguamento del personale necessario nel comparto sanitario pubblico – si legge nell’interrogazione -, in particolare i medici, è ulteriormente ostacolato, a causa del numero chiuso previsto per l’accesso ai corsi universitari delle professioni sanitarie. Anche in conseguenza di ciò, spesso, è difficile poter sostituire chi ha maturato il diritto alla pensione mediante l’assunzione dell’ulteriore personale necessario per far fronte al turnover. A dimostrazione di quanto affermato si segnala che gli ultimi test di ingresso alle facoltà che formano il personale destinato alla tutela della salute, svoltisi il 12 settembre, hanno visto la partecipazione di circa 75 mila studenti in 37 atenei, i quali vorrebbero diventare infermieri, fisioterapisti, ostetrici, dietisti, solo per fare alcuni esempi, tra i 22 indirizzi di studio soggetti al numero chiuso possibili”.

“Al Ministro – conclude Papatheu – si chiede se sia a conoscenza dei fatti narrati e se essi corrispondano al vero e se intenda effettuare una indagine ministeriale per quantificare ufficialmente la necessità di ulteriori assunzioni di personale medico sanitario al fine di attuare, mediante le strutture del Servizio sanitario nazionale, il Piano sanitario nazionale predisposto dal Governo per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in modo adeguato e omogeneo su tutto il territorio nazionale, senza distinzioni tra le regioni, e se intenda attivarsi, nell’ambito delle competenze attribuitegli dall’ordinamento giuridico, per effettuare le assunzioni di ulteriore personale necessario a garantire gli scopi descritti”.

Questi i dati riportati nell’interrogazione sul rapporto medici infermieri, essenziale per garantire un’assistenza adeguata nel modo seguente: in Sicilia, come detto, i medici sono 9.073, gli infermieri sono 17.464, in Abruzzo i medici sono 2.706, gli infermieri sono 6.049, il rapporto medici infermieri è pari a 2,2 e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari a 2,069 infermieri; in Calabria i medici sono 3.762, gli infermieri sono 7.262, il rapporto è pari a 1,9 e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari a 4.024 infermieri; in Campania i medici sono 9.156, gli infermieri sono 18.531, il rapporto è pari a 2,0 , e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari a 8.937; in Emilia – Romagna i medici sono 7.987, gli infermieri sono 24.228 e il rapporto è pari a 3,0, in Friuli Venezia Giulia i medici sono 2.545, gli infermieri sono 7.878, e il rapporto è pari a 3,1; nel Lazio i medici sono 7.704, gli infermieri sono 20.099, il rapporto medici infermieri è pari a 2,6, e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari a 3.013; in Liguria i medici sono 3.652, gli infermieri sono 9.910, il rapporto è pari a 2,7, e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari a 1.046; in Lombardia i medici 14.263, gli infermieri sono 38.065, il rapporto è pari a 2,7, e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari a 4.724; nelle Marche i medici sono 2.961, gli infermieri sono 8.267, il rapporto è pari a 2,8, e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari 616; in Piemonte i medici sono 8.394, gli infermieri sono 21.387, il rapporto è pari a 2,5, e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari a 3.795, in Provincia autonoma Bolzano i medici sono 949, gli infermieri sono 3.178 e il rapporto è pari a 3,3; in Provincia autonoma Trento i medici sono 1.036, gli infermieri sono 2.855, il rapporto è pari a 2,3, e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari a 253; in Puglia i medici sono 6.380, gli infermieri sono 15.209, il rapporto è pari a 2,4; e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari a 3.931; in Sardegna i medici sono 4.470, gli infermieri sono 8.870, il rapporto è pari a 2,0, e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari a 4.540; in Toscana i medici sono 8.057, gli infermieri sono 21.216, il rapporto è pari a 2,6; e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari a 2.955; in Umbria i medici sono 1.968, gli infermieri sono 4.591, il rapporto è pari a 2,3; e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari a 1.313; in Valle d’Aosta i medici sono 328, gli infermieri sono 718, il rapporto medici infermieri è pari a 2,2; e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari a 266; in Veneto i medici sono 8.044, gli infermieri sono 24.519 ed il rapporto è pari a 3,0; in media nazionale i medici sono 105.056, gli infermieri sono 264.604, il rapporto medici infermieri è pari a 2,5; e gli infermieri mancanti rispetto al rapporto ottimale di 1 a 3 è pari a 51.237.

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