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La cronaca dei disagi

Incendi in Sicilia, ancora tanti fronti aperti

martedì 25 Luglio 2023

“Chiederemo lo stato d’emergenza al governo nazionale”. Al termine di una notte e un giorno in cui tutta la Sicilia ha combattuto contro decine di incendi che hanno devastato quasi tutte le province, è il governatore Renato Schifani a parlare: “Sono in attesa della relazione da parte della Protezione civile in modo da poter dichiarare, già nella seduta della giunta di domani, lo stato di calamità e chiedere al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per l’Isola”, dichiara.

“Ci sono danni ingenti ancora non quantificabili – prosegue Schifani – e numerosi roghi ancora attivi. Voglio rinnovare il ringraziamento della comunità siciliana a Protezione civile, Corpo forestale, Vigili del fuoco e volontari impegnati fin dal primo momento, con grande spirito di sacrificio e senso di responsabilità, ad arginare l’emergenza di questi ultimi due giorni. Confido in un rapido e positivo riscontro da parte del governo nazionale – conclude il presidente della Regione – di modo che si possa cominciare al più presto a pianificare i primi interventi, auspicando nel frattempo che il miglioramento delle condizioni climatiche metta fine alla fase più acuta dell’emergenza”.

E’ Siracusa la citta’ piu’ calda della Sicilia con 47,6 gradi registrati alle 14. Lo segnala il dipartimento regionale della Protezione civile. Ondate di calore si sono registrate anche nell’Oasi del Simeto, con 46,7 gradi, a Motta Sant’Anastasia, con 46,2 gradi, Priolo, nel Siracusano, con 46,1 gradi, a Santo Stefano di Camastra, nel Messinese, con 46 gradi, e sulla strada provinciale 104 di Catania, con 45,7 gradi.

Situazione strade e autostrade

Alcune delle arterie principali sono chiuse al traffico.

In provincia di Palermo, l’autostrada A19dir è provvisoriamente chiusa tra Villabate e Palermo, in direzione del capoluogo.

È stata riaperta alla circolazione la strada statale 120 “Dell’Etna e delle Madonie”, sia a Cerda che in località Madonnuzza.

Inoltre è chiusa la strada statale 186 “Di Monreale”, dal km 19,100 al km 24,200, a Borgetto.

Nel Messinese, è stata nuovamente chiusa la strada statale 113dir, tra Mortelle e Acqualadroni,  rimane ancora chiusa la strada statale 185 “Di Sella Mandrazzi” a Taormina ed è stata chiusa, inoltre, la statale 113 “Settentrionale Sicula” ad Oliveri. 

La strada statale 114 “Orientale Sicula” è chiusa ad Augusta, all’altezza del km 120. 

Nel pomeriggio riaperta la A29 in direzione Catania.

Il personale di Anas è costantemente impegnato sui luoghi per la gestione della viabilità. L’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente su tutti gli store, mentre il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.

Nel Palermitano

Gli incendi che da ore devastano la provincia. Hanno lambito l’autostrada Palermo-Mazara Del Vallo. Sono stati chiusi gli svincoli di Villagrazia Carini e Cinisi. In direzione Mazara, l’uscita obbligatoria è a Tommaso Natale, mentre in direzione Palermo uscita obbligatoria a Capaci.

Un vasto incendio che si è sviluppato sulle montagne attorno all’aeroporto Falcone – Borsellino di Palermo è arrivato a lambire la zona perimetrale dello scalo che è stato chiuso al traffico fino alle 11.

E’ stato istituito il centro operativo comunale per l’emergenza a causa degli incendi che avvolgono ancora le colline attorno al capoluogo. I roghi hanno colpito in particolare la montagna di Capo Gallo, il promontorio che sovrasta la località balneare di Mondello. Diverse abitazioni nella zona di Pizzo Sella e della borgata marinara sono state abbandonate dai residenti perché minacciate dalle fiamme o a causa dell’aria irrespirabile. La Protezione Civile invita a non uscire di casa a causa del rischio diossina.

Due vigili del fuoco e un forestale sono rimasti feriti durante le operazioni di spegnimento degli incendi divampati a Palermo e Monreale. Le condizioni dei due pompieri non sono gravi ma sono stati portati in ospedale, mentre è ricoverato nel reparto grandi ustioni dell’ospedale Civico di Palermo l’operaio della forestale. Ha ustioni sul corpo di secondo e terzo grado. In queste ore sono stati prolungati i turni delle squadre che lavorano senza sosta da ieri. Tutti gli uomini sono impegnati sui diversi fronti di fuoco.

 

Brucia ancora la quarta vasca di Bellolampo. Dal focolaio principale, a causa del forte vento con raffiche anche a 60 nodi, ne sono scaturiti altri più piccoli. Sono una cinquantina i dipendenti della Rap impegnati a spegnere gli incendi. “Al lavoro ci sono 30 mezzi tra autocarri e pale cingolate. Abbiamo anche il supporto di alcune ditte private – spiega il presidente Giuseppe Todaroe a breve arriverà un Canadair a darci una mano. La situazione purtroppo non è semplice, tutt’altro. Le eccessive temperature e il vento favoriscono infatti l’accensione di altri focolai, che si sviluppano in pochi secondi rendendo particolarmente complicato il lavoro di tutti gli operatori coinvolti nello spegnimento delle fiamme. Anche per questo sento il dovere di ringraziare chi in questo momento sta lavorando in condizioni veramente proibitive”.

Coprire le fiamme con la terra. È questo il modo più immediato per contenere i danni e abbassare il livello di ossigeno che alimenta l’incendio. A coordinare gli interventi, che sono proseguiti durante la notte grazie all’installazione di una torre-faro, ci sono Todaro e il dirigente dell’Area impianti Massimo Collesano. Presenti anche gli altri dirigenti, i tecnici, gli ingegneri e le altre maestranze provenienti da altri turni per dare supporto alle attività. La situazione, dopo una notte di lavoro incessante, è migliorata anche se resta tuttora critica. Per non interrompere il servizio di raccolta, dalla Rap fanno sapere che stanno “assicurando regolarità allo scarico dei compattatori, conferendo e pretrattando i rifiuti nell’area di trasferenza e in altri spazi autorizzati. Ma c’è bisogno di raffreddare la quarta vasca e la zona circostante. Per questo sarà prezioso l’aiuto del canadair che ieri non ci hanno potuto mandare a causa di altri interventi. Intanto, proseguono i lavori nella settima vasca”.

I focolai sono diversi ma secondo Rap sono sotto controllo. Il vento è in calo, ma le alte temperature possono comunque favorire il propagarsi delle fiamme. Il servizio di raccolta sta subendo dei rallentamenti per la chiusura della strada provinciale che porta a Bellolampo, anch’essa investita da incendi. Inoltre, a causa delle forti temperature il parco mezzi aziendale sta subendo diverse avarie, con l’ulteriore aggravante di “una serie di incendi e atti vandalici che hanno colpito alcune postazioni da cassonetto. Tutti questi eventi stanno rallentando inevitabilmente la raccolta in alcune zone della città servite durante le fasce antimeridiane e pomeridiane. Il management della Rap sta valutando di spostare una serie di itinerari di raccolta in orari serali, ove possibile, anche per consentire agli equipaggi di lavorare con temperature meno proibitive”.  

E’ stato minacciato  l’ospedale Cervello. I vigili del fuoco sono impegnati dalla notte scorsa nelle operazioni di spegnimento. Lo conferma la Protezione civile. Non è scattata l’evacuazione, a differenza delle 120 famiglie che hanno dovuto abbandonare le loro case dalle zone dove sono scattati i roghi. Nello specifico sono 1500 le persone sfollate tra Palermo e provincia e 20 le abitazioni danneggiate dalle fiamme.

 

 

 

busIntanto, diversi autisti dell’Amat ieri si sono sentiti male durante il servizio a causa delle temperature che sui mezzi hanno raggiunto livelli elevati. Molti hanno presentato certificato medico e sono in malattia. “I tetti degli autobus raggiungono anche gli 80 gradi – dice Giuseppe Mistretta, presidente dell’azienda di trasporto pubblico del capoluogo – Per questo motivo abbiamo dimezzato le corse consentendo ai mezzi di potere fare una sosta per consentire di raffreddare l’interno della vettura”. L’invito è, dunque, di restare a casa.

 

 

 

 

Per tutta la giornata si sono susseguiti nelle zone interessate dai roghi gli interventi dei canadair e delle squadre dei vigili del fuoco, anche con l’ausilio di un elicottero. Le operazioni di spegnimento, ostacolate dalle temperature che ieri hanno superato i 42 gradi e dal vento da sudovest che ha raggiunto i 25 chilometri orari, stanno proseguendo anche durante la notte.  Altri vasti incendi stanno interessando anche la provincia a Terrasini, Cinisi, Monreale, Piana degli Albanesi e San Cipirello.

 

 

 

Un incendio, partito da un capannone a Isola delle Femmine, invece, sta minacciando una concessionaria di automobili. C’è preoccupazione vista la presenza di diverse vetture.

Una grossa nube di fumo nero ha invaso l’autostrada Palermo-Mazara e il tratto è stato chiuso al traffico per circa un’ora. Chiusi gli svincoli di Capaci in direzione Palermo e Tommaso Natale in direzione Trapani.

 

 

A Partinico sono state evacuate altre 70 famiglie e 20 pazienti della comunità psichiatrica Cristo Pantocratore e 25 boy scout dall’area di ristoro Monte Gradara. Nel corso dell’evacuazione una persona è rimasta ferita.

Un incendio è divampato nel cimitero di Santa Maria di Gesù a Palermo. Le squadre dei Vigili del fuoco si stanno dirigendo verso il camposanto. Le fiamme sono partite dalla montagna e hanno raggiunto il luogo delle sepolture. Attorno al cimitero ci sono anche abitazioni minacciate dalle fiamme. Alcuni residenti hanno dovuto abbandonare le abitazioni.

 

 

 

incidente ambulanzaAl momento una vittima nel Palermitano. Una donna di 88 anni in precarie condizioni di salute è morta nella zona di San Martino delle Scale. I soccorritori non sono riusciti a raggiungerla in tempo a causa degli incendi nella zona. In 187 interventi sanitari non ci sono stati feriti gravi. Prevalentemente i soccorsi hanno riguardato persone che avevano inalato fumo.

 

 

 

 

Roghi lungo l’autostrada A20, tra Messina e Palermo, dove la circolazione al momento è regolare. In uscita dal capoluogo siciliano in direzione Catania, all’altezza di Villabate, c’è una coltre di fumo causata dagli incendi.

Le Madonie sono strette dall’emergenza degli incendi. Da Petralia Soprana a Gratteri, passando per Isnello e Aliminusa, le fiamme stanno divorando ettari di bosco, stanno devastando la zona di Gibilmanna e minacciano di arrivare fino a Cefalù. Proprio da Cefalù è partito la notte scorsa l’allarme per un fronte di fuoco che, divampato a Pianetti nella zona di Gratteri, si è subito allargato perché spinto e alimentato dal forte vento. I vigili del fuoco, le squadre antincendio della Protezione civile e gli uomini della forestale hanno operato con grande difficoltà. Più volte il sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello, ha chiesto alla Prefettura di Palermo l’invio di un canadair ma per l’intera giornata hanno operato sette mezzi aerei, impegnati soprattutto a contenere i fuochi che hanno circondato Palermo e lambito l’aeroporto Falcone e Borsellino. Soltanto nel tardo pomeriggio un Canadair ha cominciato a operare tra Gratteri e Gibilmanna. Il fronte partito da Gratteri ha preso due direzioni. In alto ha puntato su Isnello, dove è stato fermato dopo avere creato un’alta colonna di fumo visibile anche da Castelbuono, e in basso si è orientato verso Cefalù unendo le contrade Ferla e Carbonara. “Per tutta la notte e l’intera giornata – ha detto il sindaco Tumminello – in quest’area hanno operato solo le squadre locali che hanno lavorato con gravi difficoltà anche per raggiungere i punti critici dell’incendio”.

Un altro vasto rogo è divampato in contrada Raffo vicino alle miniere di salgemma di Petralia Soprana. Anche qui il fronte ha preso due direzioni: una verso la contrada Equila e l’altra verso la contrada Peri. Da qui le fiamme sono arrivate fino alla statale 120. Poi si sono allargate verso Gangi. Grave la situazione anche ad Aliminusa, Alimena e Cerda dove le fiamme hanno distrutto il bosco e la montagna sovrastante e si sono avvicinate alle case creando momenti di panico.

L’assessore di Palermo alla Mobilità, Maurizio Carta, ha concordato con il sindaco Roberto Lagalla la sospensione della Ztl con effetto immediato e fino alle 20 di domani, “per consentire un’agevole mobilità della cittadinanza in questa situazione di altissima emergenza”, dice Carta.

 

 

 

Nel Messinese

Roghi, blackout e i disagi alla rete telefonica segnalati nel Messinese. I vigili del fuoco stanno cercando una persona che al momento risulta irrintracciabile. In Prefettura è in corso nuova riunione. A San Filippo e San Giovannello, a Messina, preoccupa un incendio a ridosso dell’abitato. A Oliveri è stata chiusa la strada statale 113 dopo il blocco dell’autostrada tra Falcone e Patti, dove le fiamme hanno invaso la galleria

I vigili del fuoco sono impegnati nelle operazioni di spegnimento di grossi incendi divampati a Curcuraci e Mili San Pietro. Diverse famiglie sono state, anche qui, costrette a lasciare le abitazioni. A causa degli incendio è momentaneamente bloccato il traffico, in entrambe le direzioni, sulla strada statale 113 “Settentrionale Sicula”, all’altezza di Santo Stefano di Camastra. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell’ordine.

Un incendio è divampato nell’area dove doveva sorgere il campo da golf, a ridosso del centro abitato di Trappitello, frazione di Taormina. Sul posto sono già al lavoro i vigili del fuoco per mettere in sicurezza le case vicine. Un’alta colonna di fumo si è sprigionata. Il rogo ha minacciato anche il sistema di captazione dell’acquedotto Santa Venera gestito dall’Azienda servizi municipalizzati. Altri focolai sono segnalati anche in altre zone di Taormina.  Sul posto il sindaco, Cateno De Luca, che ha fatto evacuare numerose abitazioni. Un momento molto complicato anche per la mancanza dei Canadair impegnati in altre situazioni di emergenza.

A causa degli incendi divampati nella zona, questa mattina l’autostrada A20 Palermo-Messina è stata chiusa momentaneamente al traffico nel tratto tra Tusa a Sant’Agata di Militello, in entrambi i sensi di marcia.

L’autostrada A20 Messina-Palermo è chiusa nel tratto tra Patti e Falcone, con uscita obbligatoria a Patti per chi proviene da Palermo e a Falcone per chi arriva da Messina. Situazione critica a Santo Stefano di Camastra dove alcune abitazioni sono state lambite da un grosso fronte di fiamme in contrada Torrazza, nei pressi della caserma dei Carabinieri. Danneggiato il depuratore e la statale 113 dal km 148 al km 152 è ancora bloccata. Situazione critica a Oliveri, dove il sindaco dai canali social invita la popolazione a lasciare le abitazioni e concentrarsi nella piazzola del campo sportivo. Le fiamme che stanno divorando la collina che sovrasta il paese, sotto Tindari, e lambito l’abitato. Sono impegnate sul campo 15 squadre di soccorso con 94 uomini e 40 mezzi dei Vigili del fuoco, compreso il personale e i mezzi dei vigili del fuoco provenienti dalla Campania e una squadra da Catania. In particolare, i pompieri sono impegnati tra Annunziata, Curcuraci, Faro Superiore, Tono, Castanea, Massa San Giovanni San Nicola e San Giorgio. Canadair ed elicotteri stanno partecipando all’opera di spegnimento delle fiamme in vari siti

Nell’Ennese

Diversi roghi, alimentati da un forte vento e da temperature già elevatissime, lambiscono il paese di Regalbuto, a pochi chilometri da Enna. Stanno intervenendo Forestale, Protezione Civile e Vigili del Fuoco anche con mezzi aerei. E’ stato domato invece l’incendio che ieri ha distrutto il parco minerario Floristella-Grotta Calda.

Nel Trapanese

La Prefettura di Trapani ha attivato il Centro Coordinamento Soccorsi per far fronte all’emergenza incendi scoppiata in provincia. I carabinieri, insieme a vigili del fuoco, Aeronautica e altre forze di polizia sono impegnati per mettere in sicurezza i cittadini nelle aree interessate dalle fiamme. Evacuata la spiaggia di Calampiso, chiusa la A29 in entrambi i sensi per incendio all’altezza della galleria Segesta. Fiamme anche ad Erice. Nella zona del demanio San Matteo impegnati i carabinieri delle Stazioni di Erice, San Vito, Buseto Palizzolo e i carabinieri del Radiomobile di Trapani e Alcamo.

 

 

Il Soccorso alpino e speleologico siciliano e 82simo Csar dell’Aeronautica Militare hanno salvato la notte scorsa un gruppo di turisti 15 brimasti intrappolati dalle fiamme che hanno devastato anche il Trapanese, a San Vito Lo Capo. Avvertiti dalla Capitaneria di porto di Trapani che stava evacuando via mare i villeggianti di Calampiso ma che aveva perso i contatti con un gruppo nella zona di Tonnara del Secco, a San Vito Lo Capo, i tecnici del Sass hanno raggiunto l’aeroporto militare di Trapani Birgi per essere imbarcati su un elicottero HH 139B dell’82simo centro Csar. Il velivolo ha sorvolato la costa in cerca del gruppo formato da 15 persone (5 uomini, 5 donne e 5 bambini) e li hanno individuati a qualche centinaio di metri dalla costa. A quel punto, vista la situazione di estremo pericolo che ne impediva il recupero, l’elicottero è atterrato in uno spiazzo libero. Sono sbarcati i due tecnici del Soccorso Alpino e un elisoccorritore dell’Aeronautica militare, hanno raggiunto i turisti, li hanno rifocillati e accompagnati a piedi fino alla costa, per essere messi in salvo dai mezzi della Capitaneria.

 

La Guardia Costiera nella notte ha evacuato 28 persone dalla spiaggia di fronte il villaggio turistico di Calampiso a San Vito Lo Capo. E’ iniziato tutto alle 2,35 circa, quando un incendio fomentato dal vento di scirocco ha interessato il complesso turistico dove erano presenti solo i dipendenti della struttura ricettiva. Ricevuta la chiamata di soccorso la Capitaneria di Porto di Trapani ha disposto l’intervento da mare della motovedetta CP 877, per assicurare l’evacuazione delle persone, ed è partito un gommone dalla delegazione di spiaggia di San Vito Lo Capo per effettuare il trasbordo dei soggetti in difficoltà dalla spiaggia e dalla zona di mare di bassi fondali verso la motovedetta che, a causa del pescaggio, non poteva avvicinarsi oltre 100 metri dalla battigia per evitare d’incagliarsi. L’intervento del gommone però è stato impossibile a causa del forte vento e del mare mosso. Sono stati chiamati i proprietari di alcuni natanti privati che hanno preso le persone portandole sulla motovedetta, che alle 4,30 circa le ha sbarcate.

Nel Catanese

Vasti incendi si stanno registrando a Catania e provincia, con numerose richieste di interventi a vigili del fuoco e Corpo forestale della Regione Siciliana.

Una forte criticità si registra ad Aci Catena, nella frazione di San Nicolò, dove è in fiamme un vasta area a verde e dove il rogo ha coinvolto una villetta e distrutto palme e minacciato una scuola. Evacuate delle abitazioni per precauzione e anche alcuni B&b con turisti scesi in strada.

Roghi sono segnalati a Belpasso e nelle zone marinare della Timpa di Acireale e di Vaccarizzo a Catania. Quest’ultimo rogo ha messo in allarme i gestori della Plaia di Catania che temono che il forte vento possa alimentare le fiamme e coinvolgere gli stabilimenti balneari come avvenuto due anni fa.

A Catania un incendio che sfiora abitazioni è segnalato in via Palermo, vicino a un deposito del Comune e un altro nella zona di via Nizzeti.

Per fare fronte all’emergenza il prefetto Maria Carmela Librizzi ha convocato il Centro coordinamento soccorsi. La sala operativa del numero unico di emergenza, il 112, non riesce a fare fronte a tutte le chiamate e cittadini si sono recati nella sede dei vigili del fuoco di Catania per chiedere aiuto a voce. Per motivi precauzionali l’accesso al comando è al momento presidiato dai carabinieri.

Nel Siracusano

A causa delle ondate di calore è stata disposta l’attivazione del Coc, il Centro operativo comunale di protezione civile. In caso di necessità, si può contattare la sala operativa della polizia municipale allo 0931451151. Per il “Pronto Intervento Sociale” chiamare il 333 3980024. Per eventuali danni e guasti legati al blackout, si deve contattare il gestore elettrico.

Sarà riaperto domani al transito viale Teracati, a Siracusa, chiuso dall’amministrazione comunale dopo che l’arteria centrale è stata utilizzata dai tecnici Enel per posizionare un cavo di media tensione e assicurare così l’erogazione di energia elettrica ai residenti della zona. Il guasto, due giorni fa, aveva provocato l’interruzione dell’energia per oltre dodici ore. La ditta che per conto dell’Enel sta lavorando alla sistemazione delle linee elettriche in quella zona ha individuato altre criticità sulle quali occorre intervenire per scongiurare ulteriori interruzioni del servizio.

Un vasto incendio è in corso a Targia, zona nord di Siracusa, e un altro nel quartiere Epipoli. Le fiamme sono spinte dalle alte temperature e dalle folate di vento caldo. Intere zone della città sono isolate per mancanza di energia elettrica. A Epipoli è stata disposta l’evacuazione degli ospiti e del personale di un hotel. Alcune case, nella stessa zona, in via Monte Bianco, sono state minacciate dai roghi. Si è alzata una densa colonna di fumo nero. Momenti di panico quando un incendio ha arrecato danni a una rivendita di auto usate e una pizzeria confinante. Il fuoco ha minacciato anche un distributore di benzina. In azione la polizia municipale, i volontari della Protezione civile, e i vigili del fuoco.

In mattinata altri incendi, tra Solarino e Floridia, in un’area a ridosso di un impianto sportivo. Diversi roghi anche attorno alla zona industriale, per ragioni di sicurezza è stata disposta la chiusura temporanea degli svincoli autostradali, tra Siracusa e Catania, verso i comuni limitrofi. Al lavoro squadre della forestale, dei vigili del fuoco e della Protezione civile.

Stamani è stata disposta l’evacuazione dell’area commerciale di Città Giardino e delle abitazioni della zona. Sgomberato anche il parco acquatico che si trova in contrada Spalla, nel territorio di Melilli.

 

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