Tanti territori, un’unica paura, quella di non farcela a ricacciare indietro le fiamme che si sono abbattute inesorabili.. Anche le Madonie sono strette dall’emergenza degli incendi.Una lingua di fuoco intermittente, ma ugualmente inquietante che si è snodata nelle ultime ore da Petralia Soprana a Gratteri, passando per Isnello e Aliminusa.
Le fiamme hanno divorato interi ettari di bosco, dopo aver colpito la zona di Gibilmanna .
Da Cefalù è partito l’allarme per un fronte di fuoco che, divampato a Pianetti nella zona di Gratteri, si è subito allargato perché spinto e alimentato dal forte vento. I vigili del fuoco, le squadre antincendio della Protezione civile e gli uomini della forestale hanno operato con grande difficoltà. Più volte il sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello, ha chiesto alla Prefettura di Palermo l’invio di un canadair ma per l’intera giornata hanno operato sette mezzi aerei, impegnati soprattutto a contenere i fuochi che hanno circondato Palermo e lambito l’aeroporto Falcone e Borsellino. Soltanto nel tardo pomeriggio di ieri un Canadair ha cominciato a operare tra Gratteri e Gibilmanna. Il fronte partito da Gratteri ha preso due direzioni. In alto ha puntato su Isnello, dove è stato fermato dopo avere creato un’alta colonna di fumo visibile anche da Castelbuono, e in basso si è orientato verso Cefalù unendo le contrade Ferla e Carbonara. “Per tutta la notte e l’intera giornata – ha detto il sindaco Tumminello – in quest’area hanno operato solo le squadre locali che hanno lavorato con gravi difficoltà anche per raggiungere i punti critici dell’incendio”. Un altro vasto rogo è divampato in contrada Raffo vicino alle miniere di salgemma di Petralia Soprana. Anche qui il fronte ha preso due direzioni: una verso la contrada Equila e l’altra verso la contrada Peri. Da qui le fiamme sono arrivate fino alla statale 120. Poi si sono allargate verso Gangi. Grave la situazione anche ad Aliminusa, Alimena e Cerda dove le fiamme hanno distrutto il bosco e la montagna sovrastante e si sono avvicinate alle case creando momenti di panico.
Un incendio ha lambito nel messinese il territorio di Oliveri, la statale 113 in direzione Tindari e l’autostrada. Il fuoco si è avvicinato al Santuario di Tindari e il fumo avvolge la Chiesa. L’attività del centro di protezione civile attivo in Prefettura monitora in particolare le operazioni antincendio nelle zone Annunziata, Curcuraci, Faro Superiore, Tono, Castanea e Masse a Messina dove l’Enel ha risolto le criticità alla linea elettrica. In corso le operazioni di evacuazioni ad opera della Capitaneria di Porto nelle località Tono e Casabianca e dalla Capitaneria di Milazzo con trasbordo dai laghetti di Marinello a Portorosa con moto d’acqua forniti dai vigili del fuoco e motovedette
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