Si è dimesso l’assessore del Comune di Termini Imerese, Loredana Bellavia, con delega alla Cultura, coinvolto nell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari l’ex deputato regionale Salvino Caputo, commissario straordinario per i comuni della provincia di Palermo del movimento “Noi con Salvini” durante le elezioni amministrative tenutesi la scorsa primavera.
Coinvolto anche il fratello Mario, avvocato, candidato non eletto durante le ultime elezioni dell’Ars nelle liste del movimento “Noi con Salvini”; ed il procacciatore di voti Benito Vercio, di Termini Imerese. Lo rende noto il sindaco del comune nel palermitano, Francesco Giunta, sottolineando che: “Le dimissioni prontamente presentate dall’assessore, professoressa Bellavia, che ringrazio e a cui confermo la mia stima personale, sono la conferma della serietà e del senso delle istituzioni che ci caratterizza”.
Nell’indagine, oltre all’assessore del Comune di Termini Imerese, è finito anche un consigliere comunale, Michele Galioto, militare in congedo, entrambi del gruppo “Noi con Salvini”.
“La nostra Amministrazione – aggiunge il sindaco di Termini Imerese, in merito all’indagine della locale Procura – è del tutto estranea ai fatti contestati, asseritamente riferiti al periodo elettorale. Come per altri casi analoghi, che hanno coinvolto esponenti della sinistra, riteniamo che si debbano evitare gli schiamazzi, attendendo rispettosamente che la magistratura faccia il suo lavoro. Noi continuiamo a lavorare con l’impegno di sempre e con la serenità di avere la coscienza a posto e di poter contare su una maggioranza consiliare formata da donne e uomini onesti e impegnati nel servizio alla città”.
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