Condividi

Indagine dati Covid e ‘morti spalmati’, Razza: “Frase infelice, mi scuso”

domenica 23 Maggio 2021

Non ho avuto occasione, per la mia immediata decisione di dimettermi, di scusarmi e lo faccio adesso, per la velocità con cui mi sono espresso nell’utilizzare il termine ‘spalmare’ riferendomi ai dati di più giorni dei deceduti. Una frase infelice. Il senso ovviamente era quello di considerare prevalente l’effettiva ripartizione del dato sull’indicazione del bollettino giornaliero“. Lo ha detto, in un’intervista al quotidiano ‘La Sicilia’, l’ex assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza.

L’avvocato catanese, si è dimesso lo scorso 30 marzo perché indagato nell’inchiesta della Procura di Trapani (poi passata a Palermo) sui presunti falsi nei dati Covid che coinvolse i vertici della sanità siciliana nella bufera pure per le intercettazioni. “Mi ha colpito la costruzione mediatica – ha aggiunto – perché mi sembrava chiaro quale fosse l’intento. Qualche giorno fa, in Corte d’Appello a Catania, conclusa la requisitoria del procuratore generale, il presidente di turno ha invitato gli avvocati difensori a ‘spalmare’ le arringhe su più udienze perché erano troppi. L’avvocato Enrico Trantino era in aula e si è fragorosamente opposto all’utilizzo del termine, con il garbo e l’ironia che tutti gli riconoscono. A parte questo, il mio sentimento di rispetto va a tutte le vittime e ai loro familiari. Ed è pari al sentimento di stima profonda per la professionalità con cui gli operatori siciliani della sanità hanno indossato il camice e la tuta e sono scesi in trincea. Gli assessori passano, loro restano…“.

La vita dell’ex assessore Razza? “E’ cambiata profondamente. Ed è stata anche l’occasione per una riflessione, libera da qualsiasi condizionamento, sulle priorità che negli ultimi anni nella mia vita avevano preso il sopravvento. Ma è giusto anche comprendere perché ho deciso nell’immediatezza di dimettermi. Anzitutto perché, come tutti sanno era un momento della mia vita molto particolare nel quale avevo il dovere immediato di restituire condizioni di serenità alla mia famiglia. E poi perché, anche per ragioni legate alla mia professione, comprendevo che il rispetto delle istituzioni mi imponeva di consentire un primo approfondimento dell’indagine, potendo contribuire io stesso a chiarire alcuni aspetti che, nell’immediatezza, anche il clamore non avrebbe consentito di potere spiegare“.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Tamajo e la ex Blutec: “Non è più il momento di fare speculazioni, garantiremo i livelli occupazionali”

Intervistato da Maurizio Scaglione e Giuseppe Bianca, uno degli uomini di punta del governo Schifani in Sicilia, fa il punto sull’attuale quadro della situazione. Nei luoghi in cui ha vissuto la favola operosa dell’indotto del golfo di Termini Imerese Tamajo riavvolge il nastro della narrazione dell’ultimo anno e mezzo di lavoro

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.