Il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci interviene a commento dell’indagine a Trapani su loggia segrete della Massoneria e legami con la politica che vede al centro dell’inchiesta l’ex deputato regionale Giovanni Lo Sciuto.
“Le indagini della magistratura condotte su ambienti e uomini politici sono sempre una garanzia per la buona politica – scrive su facebook Nello Musumeci – Garanzia di costante monitoraggio, controllo, verifica ma anche deterrenza, specie in una terra assai difficile come la Sicilia. Ma attenti a non trasformare l’indagato in colpevole“.
“Voglio essere più chiaro – approfondisce il governatore – mi fanno paura i politici giacobini, i sanculotti in servizio permanente, quelli che come iene e sciacalli aspettano, dietro l’angolo, la notizia di giornale per emettere sentenze di condanna e dare lezioni di moralità. I moralisti per professione sono una brutta categoria: usano la giustizia inquirente come arma politica per colpire un avversario altrimenti invulnerabile o per coprire proprie inefficienze, colpe e persino doli, come fatti anche recenti dimostrano“.
Musumeci lancia anche una frecciatina al Moivimento 5 Stelle: “Lo dico con la serenità di chi, per formazione e storia personale crede di non potere ricevere lezioni di vita da nessuno – dice –. Sono sempre stato garantista e non ho mai speculato su vicende giudiziarie che abbiano visto coinvolti uomini e donne di tutti gli schieramenti, grillini compresi“.
Il Presidente della Regione rimarca la necessità, per gli esponenti politici di avere fiducia nel lavoro della magistratura: “Chi riveste ruoli istituzionali, ad esempio nel governo regionale o all’Ars, ha il dovere di chiedere ‘trasparenza’ nel voto d’Aula (altro che voto segreto!) e l’applicazione di un codice etico per tutti, governanti, deputati e burocrati. Ma soprattutto ha il dovere di rispettare nel silenzio il lavoro della magistratura e attendere fiducioso il giudizio finale. Pretendendo che se a sbagliare è un politico – conclude –, merita di essere condannato due volte”.
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