Rafforzare i sistemi di prevenzione, migliorare l’appropriatezza terapeutica, affrontare con lungimiranza i rischi infettivologici globali. Sono stati questi i cardini dell’incontro scientifico che si è tenuto oggi, 28 maggio 2025, presso Palazzo dei Normanni, promosso dall’Arnas Civico e fortemente voluto da Chiara Iaria, direttore dell’UOC Malattie Infettive e Tropicali dell’ospedale palermitano.
Un momento di alta riflessione clinico-istituzionale, che ha riunito rappresentanti della politica, del mondo accademico e delle istituzioni sanitarie, anche militari, con l’obiettivo di fare il punto sulle strategie di prevenzione e contrasto delle malattie infettive, con particolare attenzione all’antibiotico-resistenza (AMR), alle infezioni correlate all’assistenza (ICA) e alle emergenze sanitarie di scala globale.
AMR: la sfida prioritaria
Proprio l’antimicrobico-resistenza è stata indicata da Chiara Iaria come una delle sfide più urgenti:
“Oggi è la nostra priorità – ha spiegato –. Esistono piani nazionali e regionali che recepiscono le strategie ministeriali e delineano percorsi chiari. Ma la responsabilità ricade anche su noi clinici: promuoviamo programmi di stewardship antimicrobica, monitoriamo l’appropriatezza prescrittiva e forniamo consulenze specialistiche, soprattutto nei reparti con pazienti fragili. Ognuno deve fare la propria parte”.
La nuova governance delle emergenze
A confermare l’importanza strategica di una governance sanitaria orientata alla prevenzione, è intervenuto anche Ulrico Angeloni, dirigente medico del Ministero della Salute:
“Stiamo creando un nuovo dipartimento che si occuperà specificamente di emergenze, prevenzione e ricerca. Una riforma strutturale nata dalla lezione della pandemia, che mira a consolidare una risposta unificata e multidisciplinare alle crisi sanitarie. L’emergenza sanitaria non può più essere affrontata come evento straordinario, ma va gestita con una struttura stabile, integrata, capace di unire competenze trasversali”.
L’organizzazione sanitaria come fondamento della prevenzione
Giacomo Scalzo, dirigente generale del DASOE dell’Assessorato regionale alla Salute, ha evidenziato il ruolo del PNRR nell’innovazione organizzativa:
“Siamo consapevoli che una buona organizzazione sanitaria è il fondamento della prevenzione. Per questo stiamo lavorando in sinergia con tutte le componenti del sistema: dai direttori generali ai responsabili del rischio clinico. L’importante è camminare tutti verso lo stesso obiettivo, con consapevolezza e responsabilità. Solo così possiamo davvero cambiare passo”.
Sanità civile e militare: una sinergia strategica
A sottolineare il valore della collaborazione tra sanità pubblica e forze armate è stato anche Pietro Perelli, generale ispettore e capo del Corpo sanitario dell’Aeronautica Militare, che ha ricordato come il trasporto sanitario in alto biocontenimento, oggi una capacità consolidata e strategica per il Paese, fosse impensabile fino a vent’anni fa.
“Durante la pandemia – ha evidenziato– abbiamo effettuato decine di missioni per trasferire pazienti in condizioni critiche, contribuendo concretamente a garantire la tenuta del sistema sanitario nazionale. Si tratta di una sinergia fondamentale, costruita nel tempo e oggi pienamente operativa nei momenti di maggiore emergenza”.
Prontezza operativa e formazione continua
“Il Covid ci ha insegnato che la preparazione non può mai essere lasciata al caso – ha aggiunto Fabio Genco, direttore della Centrale Operativa 118 Palermo-Trapani –. Siamo parte di una rete regionale che si fonda sulla collaborazione e sull’addestramento costante. Affrontiamo scenari complessi, come le emergenze nucleari, biologiche, chimiche e radiologiche, con l’obiettivo di garantire risposte rapide ed efficaci. Lavoriamo in stretta sinergia con le strutture nazionali, perché solo attraverso l’unità operativa e la condivisione delle competenze possiamo essere pronti in ogni momento”.