Il mare, con tanto di Bandiera Blu. La storia, le tradizioni, gli itinerari religiosi e gastronomici. E adesso anche un’infrastruttura di telecomunicazioni a banda ultralarga che pone Tusa ai vertici di una speciale classifica nazionale. Il centro del Messinese rientra infatti tra i primi comuni italiani delle cosiddette “aree bianche” – zone in divario digitale dove gli operatori privati hanno dichiarato di non avere interesse a investire – nei quali è già possibile usufruire di un accesso al web a velocità finora inedite.
Una decisiva innovazione sancita dal sindaco Luigi Miceli e dai referenti di Open Fiber, la società per azioni compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti chiamata a realizzare l’infrastruttura pubblica in fibra ottica in grado di supportare servizi digitali ad altissima velocità. Le risorse stanziate non gravano tra l’altro sul bilancio del Comune: la rete è infatti finanziata con fondi regionali e statali e resterà di proprietà pubblica.
I lavori completati nei mesi scorsi sono state coordinati da Infratel, società “in house” del Ministero dello Sviluppo Economico, con l’attenta supervisione della Regione Siciliana.
Il Piano banda ultralarga (BUL) prevede interventi di digitalizzazione in tutti i 390 comuni dell’Isola, per un investimento complessivo di 184 milioni di euro. A Tusa il cablaggio in fibra ottica FTTH (Fiber-To-The-Home, cioè la fibra fino a casa, modalità tecnologica che consente velocità di connessione di 1 Gigabit al secondo e latenza inferiore ai 5 millisecondi) ha riguardato poco meno di tremila unità immobiliari.
Spiccano in particolare alcuni edifici pubblici che possono già usufruire di una rete all’avanguardia capace di restituire all’utenza servizi più efficienti ed efficaci: i plessi scolastici di Castel di Tusa e Tusa, le sedi municipali di piazza Mazzini, via San Nicolò e via Alesina; il Museo archeologico “Giacomo Scibona” in contrada Santa Maria delle Palate e il Museo Halaesa a Castel di Tusa; il complesso Badia; il Centro per l’impiego; la sede del Corpo forestale.
Soddisfatto il sindaco Luigi Miceli: “Si tratta di un importante risultato raggiunto dall’Amministrazione Comunale e dell’interna comunità Tusana. Il nostro territorio da oggi è dotato di una infrastruttura leggera, capace di offrire un servizio di eccellenza, direttamente funzionale alla crescita e allo sviluppo della nostra comunità. Continuiamo ad elevare il livello dei servizi offerti ai cittadini, alle attività commerciali, alle imprese e a tutti coloro che avranno il piacere di soggiornare a Tusa”.
Una rete a banda ultralarga permette l’abilitazione di servizi che vanno a beneficio dell’intera collettività, servizi finora in gran parte negati, soprattutto nei centri meno popolati del Paese e in particolare della Sicilia: dalla telemedicina al telelavoro, dall’educazione a distanza all’Industria 4.0 passando per videosorveglianza, domotica e tanto altro ancora.
Open Fiber è un operatore wholesale only, realizza cioè l’infrastruttura che mette poi a disposizione di tutti gli operatori di telecomunicazioni interessati. Gli utenti intenzionati a usufruire della rete a banda ultralarga non dovranno far altro che verificare la copertura del proprio indirizzo su www.openfiber.it, contattare uno degli operatori e scegliere il piano tariffario preferito per navigare a una velocità impossibile da raggiungere con le attuali reti in rame o miste fibra-rame.