Culmineranno il 4 settembre le celebrazioni per la Santuzza, Santa Rosalia patrona di Palermo. La leggenda tramandata dal culto vuole che abbia liberato la città dalla peste, oggi sono di diverso cabotaggio le istanze che i fedeli fanno attraverso le loro preghiere. Non per questo meno importanti.
Basta salire al Santuario, in cima al Monte Pellegrino per osservare gioielli e offerte di tutti i tipi corredati da messaggi struggenti che invocano ora una gravidanza, ora la guarigione per un genitore in fin di vita, ora un posto di lavoro. L’insondabile delegato al destino, per chi ci crede, ogni anno in quest’occasione rende gli strati sociali palermitani più vicini.
Sul filo della livella della speranza, da lunedi 3 settembre partono le celebrazioni, i più coraggiosi troveranno attraverso la preghiera la forza di salire la scalinata in ginocchio. Qualcuno spiega che sublimare la sofferenza con la concentrazione della liturgia religiosa rende tutto più semplice.
Ed è così che lunedì 3, si aprono le porte del Santuario per celebrare la messa alle 18, alle 22 e alle 24. I portoni rimarranno aperti dalle 7 fino alle 23 di martedì.
Martedì 4 settembre, le funzioni si svolgeranno invece a partire dalle 7,30 e poi alle 8,30, alle 10,30 alle 16,30 e infine alle 18. La messa delle 10,30 verrà presieduta da monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo.
Per i festeggiamenti in onore della Santuzza sono previsti diversi appuntamenti fino alla fine del mese: il 15 settembre il santuario potrebbe rimanere chiuso per la visita di Papa Francesco a Palermo ma è ancora tutto da confermare.
La vera storia di Rosalia, dallo scalpore che all’epoca suscita per il rapporto con la famiglia, se vogliamo archetipo della “femminista” ante litteram che anticipa di secoli le idee di donne come Mary Wollstonecraft, se l’accostamento non è troppo blasfemo, sarà raccontata attraverso l’iniziativa della Fondazione Federico II.
Una ricchissima esposizione di capolavori di Van Dyck, Novelli, La Barbera, Preti, e di documenti d’epoca, infatti, celebreranno il culto della Patrona di Palermo sulla quale emergono aspetti finora sconosciuti.
La mostra dal titolo “Rosalia eris in peste patrona” sarà inaugurata il 4 settembre. L’idea della Fondazione è stata portata avanti in sinergia con l’Assemblea regionale siciliana, il dipartimento regionale dei Beni culturali, la Soprintendenza per i Beni culturali e l’Arcidiocesi di Palermo.
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