Aprire la stazione Maredolce di Palermo. Per i residenti di Brancaccio è diventata una sorta di missione. A luglio, la redazione de IlSicilia.it si era recata sul posto, constatando il generale quadro di degrado ed incuria che regna da anni all’interno della struttura. Nel silenzio generale delle istituzioni, alcuni cittadini hanno avviato una petizione popolare per chiedere a RFI e all’assessorato regionale alle Infrastrutture di rendere operativa la fermata della II Circoscrizione. Una struttura che doveva essere inaugurata addirittura nel 2016, ovvero durante il periodo da presidente della Regione di Rosario Crocetta. Ma purtroppo, da allora, i treni passano soltanto accanto al presidio ferroviario, trasformando così la stazione Maredolce in una cattedrale nel deserto.
Le promesse finite nel dimenticatoio
Da allora, diversi politici si sono interessati alla causa. C’è chi ha fatto appelli. Chi ha fatto promesse. Ma dell’apertura della stazione Maredolce nemmeno l’ombra. A farlo notare è Alberto Scalone, giovane cittadino palermitano che fa parte del comitato promotore della petizione popolare per aprire la fermata di Brancaccio. “Prima dell’estate ci era stato promesso che la stazione Maredolce sarebbe stata aperta entro l’anno – racconta -. Non abbiamo avuto, purtroppo, aggiornamenti in tal senso. Non si hanno notizie. Intanto, la nostra petizione è arrivata a 500 firme. C’è un interesse importante, da parte dei cittadini, su questa fermata che dal 2016 non riesce ad accogliere un treno“.
Brancaccio e la sua stazione mai aperta
Un’area ad alta densità abitativa, come Brancaccio, rimasta senza un punto di riferimento ferroviario. Eppure, a conclusione del cantiere condotto dalle parti di piazza Norman Zarcone, le aspettative erano altre, ossia avere un collegamento diretto con la città, con l’aeroporto e con il resto della provincia. Eppure, dalla stazione Maredolce, ad oggi passa soltanto il treno Cefalù Lines due volte a settimana. A breve, poi, dovrebbe essere ripristinato anche l’Agrigento Lines. E proprio la tratta che collegherà Palermo alla città che il prossimo anno sarà capitale della culturale rappresenta la speranza più concreta per aprire le porte della fermata di Brancaccio.
“La stazione Maredolce è importante e va aperta – sottolinea Alberto Scalone -. Dagli ultimi aggiornamenti avuti dalla II Circoscrizione, sono stati inviati dei solleciti all’assessorato regionale alle Infrastrutture. Ma quest’ultimi non hanno ancora ricevuto risposta. Chiaramente, la fermata ha bisogno di un servizio consono per aprire, con treni a cadenza regolare. Ma meglio iniziare a farla lavorare che tenerla chiusa. Ci sono stazioni aperte, come Orsa, che non ha il traffico che potrebbe avere Maredolce. Non si capisce il motivo per cui si continua a rinviare questa apertura. L’utilità c’è. L’investimento per il quartiere anche. Hanno aperto numerose stazioni ferroviarie, come quelle di via Sicilia e di via Monti Iblei. Stazioni che hanno appena completato i loro lavori, mentre questi è completa da anni. Certo, dopo l’azione dei vandali, serve una messa a punto ma soprattutto controlli. Non si può lasciare questo presidio ferroviario senza tutele“.