Secondo un terzo degli italiani la mafia, oggi, sarebbe “più forte rispetto a 20-30 anni fa”. E’ quanto emerge da un sondaggio di Demos, pubblicato su la Repubblica, secondo cui, nella percezione sociale, da allora sarebbe cambiato poco. Tanto più che, secondo un ulteriore 46%, la sua influenza resterebbe inalterata, rispetto a quegli anni di sangue e di morte. Mentre meno di 2 italiani su 10 considerano la presenza mafiosa diminuita.
Il maggior grado di gravità del fenomeno è percepito dagli elettori della Lega: 43%. Quindi, a distanza, dalla base del M5s (38%). Mentre il pericolo della mafia appare meno forte che in passato a coloro che votano FI (29%). Ma se la forza della mafia appare immutata e perfino cresciuta, nella percezione dei cittadini, la geografia del suo radicamento risulta profondamente cambiata.
La mafia, secondo quasi metà degli italiani (47%), si sarebbe diffusa e allargata soprattutto nel Nord. Molto meno nel Sud. Quasi per nulla nel Centro. Nonostante le indagini su Mafia Capitale e i recenti episodi violenti e criminali avvenuti a Ostia. Ma Roma, probabilmente, è percepita come un’entità specifica e diversa. Va oltre il “centro”.
Invece, colpisce come la marcia verso Nord della mafia venga recepita e sottolineata proprio in quest’area. Soprattutto a Nord-Ovest (57%), lungo l’asse Milano-Torino-Genova. Fino ai confini con L’Emilia Romagna. Anche nel Nord-Est l’espansione mafiosa è riconosciuta da un ampio settore di popolazione (poco meno del 50%). Mentre questa percezione tende a diminuire via via che si scende a Sud. Dove si è meno disponibili a cogliere, meglio: ad accettare le nuove direzioni della presenza territoriale della mafia. Anche se la diffusione della mafia, nel proprio contesto, viene considerata in crescita da una componente di persone, tutto sommato, limitata (10%).
La rappresentazione geopolitica mafiosa mostra differenze significative e rilevanti, in base agli orientamenti di voto. L’espansione del fenomeno nel Nord, in particolare, incontra maggiore difficoltà ad essere ammesso fra gli elettori dei partiti che hanno basi e radici piu’ forti in quest’area. In particolare, fra i leghisti e, ancora più, fra i votanti di FI. Fra i padani e nella base del partito di Berlusconi. Impiantato a Milano, anche se diffuso, successivamente, un po’ dovunque. Soprattutto nel Mezzogiorno. Tuttavia, quasi 4 elettori della Lega su 10 oggi riconoscono come la mafia sia, ormai, cresciuta anche – anzi: soprattutto – intorno a loro. A “casa loro”.