L’obiettivo è quello di evitare l’ennesimo esercizio provvisorio. Per farlo, l’Ars dovrà votare la Finanziaria 2024 entro fine anno. La conferenza dei capigruppo, riunitasi ieri a Palazzo dei Normanni, ha dettato la roadmap per incassare il disco verde a Sala d’Ercole sull’atto più atteso dell’anno. Una marcia a tappe forzate mirata a velocizzare l’iter normativo del ddl. Prima il passaggio obbligato nelle commissioni di merito, poi l’incardinamento in aula e il relativo voto finale. Tutto da portare avanti nel giro di un mese abbondante. Ciò al netto di eventuali scivoloni di una maggioranza che, non più tardi dell’ultima variazione di bilancio, ha palesato qualche incrinatura interna.
Finanziaria, gli occhi puntati dei comuni siciliani
La legge Finanziaria. L’atto chiave per tutto il disegno dell’Amministrazione regionale. Un documento che avrà gli occhi puntati da parte di tutti i principali portatori d’interesse. Anci Sicilia ha palesato precise richieste sulla necessità di salvaguardare gli oltre 250 comuni che si trovano in situazioni di dissesto o di piano di riequilibrio. Dall’ultima variazione di bilancio sono arrivati soltanto 11 milioni di euro, peraltro inseriti soltanto tramite il maxiemendamento. Troppo poco che, il presidente dell’associazione dei sindaci Paolo Amenta, ha definito “ormai al collasso“. Ma sono tanti i settori che reclamano maggiore spazio, a cominciare dagli assessorati alle Infrastrutture e alla Sanità.
Bisognerà fare presto
Insomma, bisognerà dare spazio a tutti. E occorrerà essere celeri. L’idea del governatore siciliano Renato Schifani è chiara. Votare la legge Finanziaria entro fine anno, in modo da evitare l’esercizio provvisorio. Un obiettivo fallito di poco lo scorso anno e che questa volta il presidente della Regione vuole portare a casa. Per farlo, il centrodestra mira a mantenere ritmi elevati. Un percorso a tappe forzate che è di fatto già iniziato. Ieri, il testo è arrivato nelle commissioni di merito dell’Ars per essere analizzato. I deputati regionali avranno tempo fino al 23 novembre per fare le proprie proposte. Dopodiché, il ddl verrà mandato alla commissione Bilancio, la quale valuterà le varie coperture entro il 9 dicembre.
Voto entro fine anno
Secondo le previsioni, il testo verrebbe incardinato a Sala d’Ercole intorno al 12 dicembre. Momento nel quale si aprirebbe i cordoni dell’aula per la presentazione degli emendamenti. Dopo la chiusura dei termini prevista per il 14 dicembre, si procederà al voto finale. Secondo l’agenda politica della conferenza dei capigruppo, la data limite in tal senso è quella del 17 dicembre. Ciò al netto di slittamenti vari ed eventuali. Ogni giorno sarà importante per raggiungere l’obiettivo prefissato. Ma non è affatto facile. Tutto passerà da un accordo d’aula difficile da raggiungere. Operazione riuscita durante l’ultima variazione di bilancio, non senza qualche patema d’animo. Ma la Finanziaria sarà, con ogni probabilità, un’altra storia.