Il Procuratore aggiunto di Palermo, Teresa Principato, tornerà dinanzi la Commissione parlamentare Antimafia. La convocazione è fissata per il prossimo 11 gennaio alle ore 20 nella sede di Palazzo San Macuto e sarà il seguito dell’audizione avvenuta lo scorso 22 novembre. La Commissione, presieduta da Rosy Bindi (Pd) aveva ascoltato il magistrato sulle dinamiche che riguardano la cattura del latitante Matteo Messina Denaro e del coinvolgimento di pezzi della massoneria nella copertura della sua fuga.
Una parte dell’audizione fu secretata anche perchè da settembre nei suoi confronti è stato aumentato il livello di sicurezza dopo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuseppe Tuzzolino che disse di essere stato avvicinato da un uomo che lo avrebbe informato di un “piano di morte” per la Principato e l’allora Procuratore capo di Trapani, Marcello Viola (ora alla Procura generale di Firenze).
Tra novembre e dicembre la Procura di Palermo ha concluso alcuni blitz nevralgici, smantellando alcune delle reti che hanno sponsorizzato e protetto gli interessi del latitante nella provincia di Trapani. Uno di questi riguarda il sequestro per sei mesi della banca di Paceco, la Bcc “Senatore Pietro Grammatico” che secondo gli inquirenti – in questo caso l’indagine è condotta dal Procuratore aggiunto Bernardo Petralia – veniva controllata dalle logge massoniche trapanesi.