Una norma contenuta nella finanziaria che che prevede che la Regione destini dei contributi per le famiglie che adottano bambini. Come tutti gli altri articoli, anche questo non ha la certezza di ‘sopravvivere’ alla scure degli uffici, ma per il momento la misura è inserita nel testo.
Il contributo, secondo il dettato normativo, potrebbe avere la durata di due anni: “L’Assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali e il lavoro è autorizzato a concedere contributi fino al 50 per cento delle spese sostenute dalla famiglia adottiva nei due anni successivi all’adozione“, si legge.
L’articolo di legge determina anche quali sono i tipi di spese che potranno essere sostenute con il contributo regionale, qualora la norma passasse. Si tratta in particolare degli oneri relativi “alla gestione degli adottati in
relazione alle spese per psicologi, logopedisti, pedagogisti e ogni altra spesa utile all’inserimento sociale e scolastico“.
Per sapere se la norma passerà occorrerà attendere l’approvazione della finanziaria regionale, incardinata in Aula, la cui discussione, però, non inizierà prima del 6 febbraio.