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Criticità e soluzioni

La Sicilia al collasso, rifiuti ‘refrain’ quotidiano: un ritornello che annoia tutti

venerdì 16 Giugno 2023
discariche

Stessa stagione di sempre, solito problema. La versione meno romantica di “Stessa spiaggia stesso mare” affonda i suoi colpi impietosamente.

L’accumulo di immondizia urbana sparsa e la mancata regolarità della raccolta dei rifiuti non può che generare l’ennesima emergenza e con l’arrivo delle alte temperature l’allarme aumenta d’intensità.

L’Assessorato all’Energia di Roberto Di Mauro sta cercando di mettere in linea gli impianti finanziati col pubblico ed evitare di trovarsi con l’acqua alla gola. Pare che la macchina stia dando, finalmente, un’accelerata con l’approvazione della variante alla vasca di Bellolampo, a seguito di perizia positiva. Quindi entro la fine di luglio dovrebbero terminare i lavori, dando così ossigeno ad una zona importante.

discariche
(Frame TGR Sicilia)

Una spinta in più anche ai lavori della vasca di Borromea di Trapani. Il comune ha sollevato il problema alla disponibilità delle aree. Proprio mercoledì il dipartimento energia ha chiamato il sindaco sollecitandolo alla consegna delle stesse. Sbloccare i siti strategici di Bellolampo e Borromea dà la possibilità di fronteggiare la crisi. Un’altra notizia è che per mezzo dei fondi POC, la Regione finanzierà una grossa discarica nel territorio di Sciacca, circa un anno prima di passare alla realizzazione. Con queste strutture dovremmo stare tranquilli per un biennio.

Contemporaneamente si lavora al piano dei rifiuti. A questo si collega la questione dei termovalorizzatori, e alla luce dei pareri tecnici ce ne sarebbero due indicabili – come da programma politico di Schifani -. Il piano nazionale dei rifiuti prevede una percentuale di rifiuti da portare a termovalorizzazione, quindi è comunque una strada indicata. Si studia anche sulla nuova frontiera sperimentale che è quella rappresentata dagli impianti di gassificazione ad emissione zero, che potrebbero essere pensati per quelle zone difficili, basti pensare alle isole minori. All’estero questo principio è già applicato.  Servono risorse  per 600 milioni di euro da ricavare dalla programmazione comunitaria 2021-2027, intercettando il massimo delle risorse. Una dotazione da confermare nelle prossime settimane.

 

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