Resta confermata la fiaccolata, organizzata dall’Ambulatorio popolare centro storico, che si terrà alle 18:00 in piazza Verdi, a Palermo, per chiedere un rafforzamento del sistema sanitario regionale.
La giornata di mobilitazione è stata indetta dal Coordinamento “Comitati per la Salute – Sicilia” in difesa del diritto alla salute e per la sanità territoriale. La manifestazione si svolgerà contemporaneamente in altri comuni siciliani come Partinico, Pantelleria e Leonforte.
LA SICILIA ZONA ARANCIONE
“Con il nuovo Dpcm è arrivata la conferma che il sistema sanitario siciliano è al collasso. La maggior parte dei Covid Hospital dell’isola ha dichiarato di non avere più posti a disposizione dei pazienti. Gli stessi che oggi sbraitano per la scelta del governo nazionale di inserirci in zona arancione, nei mesi precedenti poco o nulla hanno fatto per rendere la rete ospedaliera pronta ad affrontare questa seconda ondata” – dichiara Giovanni Siragusa dell’Ambulatorio popolare centro storico.
Oggi è inoltre entrato in vigore il nuovo Dpcm firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, con cui la Sicilia è ufficialmente zona arancione. Chiudono bar, ristoranti, locali ed altre realtà del territorio. Sono vietati gli spostamenti tra un comune e l’altro a meno di comprovati motivi di studio, lavoro, salute e situazioni di emergenza. Queste restrizioni si aggiungeranno a tutte le regole valide per le zone verdi, come il coprifuoco alle 22.
I criteri con cui viene stabilito se una zona può essere considerata a rischio sono circa 21. Tra questi figura l’indice RT, ovvero l’occupazione dei posti letto e la frequenza dei focolai. La Sicilia è zona arancione nonostante l’andamento della curva epidemiologica ci ponga al tredicesimo posto.
Nonostante, dunque, il virus in Sicilia circoli meno che in altre dodici regioni, come il Lazio e la Campania ritenute zona gialla, l’Isola viene condannata ad una condizione di semi-lockdown.